Il 28 luglio 2016 è morto Antonio Possenti. Nato nel 1933 è stato pittore toscano, lucchese, che molto ha dipinto la sua città e la costa della Versilia. Amante della letteratura classica, si è spesso cimentato nel rappresentarla e citarla in quei versi dove trovava fertile terreno per dare vita alle sue creazioni.
Nei suoi dipinti, la fantasia si sbizzarrisce nel descrivere un mondo surreale, ironico, popolato da personaggi fantastici. I suoi quadri che continueranno ad abbellire musei e collezioni private di tutto il mondo, restano a testimoniare la fervida immaginazione, lo stile paradossale, la giocosa visione dell’esistenza, non priva di drammaticità affrontata con irriverenza ed esplosioni grottesche tra sovraffollate strutture umane e creature antropomorfe, talvolta paragonabili a quelle di Bosch.
Possenti è stato uno dei pittori toscani più conosciuti dell’era contemporanea, ancorato alla figurazione, non se ne è mai distaccato, non ha mai avuto ripensamenti, imperterrito ha proseguito un percorso immune da mode stilistiche, movimenti, stravolgimenti pittorici.
Uno dei suoi modelli fu sicuramente la pittura onirica di Marc Chagal con cui si imbattè in Francia nel 1957. Di lui mantiene la stessa intensità di sentimento che supera la ricerca della virtuosità pittorica, relegata in secondo piano nel disegno semplice dei personaggi, quasi a volere in questo modo ribadire l’importanza dei soggetti rappresentati, delle storie narrate sull’estetica. Le sue figure infantili, fiabesche, ci narrano con ingenuità sogni, storie spesso autobiografiche.
Sono moltissime le opere che lo vedono ritrarsi assieme ai personaggi più ricorrenti: coniglietti, farfalle, pesci, uccelli, dai più svariati colori e dalle forme più bizzarre.
L’approccio elementare alla figurazione non gli impedisce di adoperare una tavolozza cromaticamente ricca, brillante, di elaborare le opere con sfondi pieni di oggetti, luci, che enfatizzano le scene e al fine concedono anche molto ad uno stile decorativo.
Trasuda dai suoi quadri una visione gioviale dell’esistenza e di tutto ciò che può racchiudere, siano avvenimenti felici o tristi, Possenti li dipinge come se cercasse comunque in tutti il lato positivo.
Surrealista puro, riusciva ad esaltare il suo universo onirico grazie ad una geniale vena narrativa e dove la vita non arrivava, lui arrivava con la fantasia.