Sono ormai più di tre anni che a Firenze sono comparsi in ogni dove inquietanti manifesti, simili nella composizione ma ognuno con un personaggio diverso, ognuno testimone con una scritta di quello che ormai è innegabile:
“L’Arte sa nuotare”.
Uno degli ultimi street artist che agiscono a Firenze è “Blub”, prolifico, sconosciuto, se non fosse per la sua pagina Facebook e il suo profilo Instagram.
Blub ha iniziato nel 2013 a Cadaqués, in Catalogna, affiggendo i primi personaggi muniti di maschera e boccaglio su sfondo celeste, con tanto di bollicine, poi si è manifestato a Roma ma a Firenze è esploso.
Il messaggio è chiaro:
“L’Arte sa nuotare”.
Ambiguo? Misterioso? Oppure preciso e sincero riscontro dei tempi, considerazione assennata e oggettiva?
Su ogni manifesto campeggia la scritta:
“L’Arte sa nuotare”
Accanto a personaggi storici, soggetti di quadri famosi, artisti, volti di sculture, attori del cinema, perfino calciatori.
La firma è “Blub”, azzeccatissimo pseudonimo visto l’ambiente in cui colloca le sue creazioni.
Ma perché…
“L’Arte sa nuotare”?
Blub ha dichiarato : “Hai presente il modo di dire che definisce l’essere in difficoltà, ‘SIAMO CON L’ACQUA ALLA GOLA’? Ecco, da quello: nonostante crisi o difficoltà, l’arte nelle sue più ampie manifestazioni, anche meno artistiche, l’operato umano, sa nuotare, se la cava come ha sempre fatto, dalle caverne fino ad ora. Poi l’acqua è l’elemento che rappresenta la vita (fonte : http://www.cct-seecity.com/2014/04/l-arte-sa-nuotare-blub/).
Insomma se i tempi sono duri, se si ha l’acqua alla gola, Blub ci ricorda che l’Arte non solo galleggia, ma …
“L’Arte sa nuotare”!
Blub usa la tecnica classica per attaccare manifesti: li dipinge con comodo, poi come i vecchi attacchini li appiccica con colla di farina negli angoli individuati, mostrando una principale predilezione per gli sportelli dei contatori del gas.
Si potrebbe divagare su questo accostamento acqua e gas, improprio, visto che sembrerebbe più scontato l’appiccicamento sui contatori dell’acqua.
Forse invece l’accostamento al gas è simbolico di una sensazione di pienezza dell’atmosfera inondata di gas venefici, così come la sensazione che si ha dell’etere, sovraffollato da congetture arcane, teorici virus telepatici o subliminali infestanti, consapevolmente immessi da entità forvianti.
Magritte, Dalì, Leonardo Da Vinci, Bowie, Sordi, Babbo Natale, la Venere del Botticelli, tutti su sfondo celeste con maschera testimoniano il fatto ormai assodato che ….
“L’Arte sa nuotare”.
Un concetto ermetico, ma forse non troppo, una espressione ironica per comunicare che in tempi in cui si cerca di reprimere la sensazione discordante con quello che vorrebbe essere l’opinione comune imposta, gli artisti, i captatori sommi della corrente emotiva empatica sanno distinguere ancora ciò che è vero da ciò che non lo è e tra le forti correnti, sballottati dalla dea TV e il complice Morfeo addormentatore di anime, mantengono anche sotto un diluvio di messaggi impropri, la propria rotta. Appunto perché comunque ….
“L’Arte sa nuotare”!
Dentro correnti fortissime di menzogne politiche, su mulinelli avvinghianti di gossip da prima pagina, su pretese imprese sportive di cui a noi non viene niente ma che ci vengono imposte come fondamentali, su promesse elettorali, su nuovi giocolieri delle parole e presunti padroni di codici criptici, su ciò che è apparenza fondamentale senza esserne sostanza. Su tutto questa fragorosa alluvione di frantumatori di utopie ed esaltatori di non verità, qualcuno afferma chiaramente: Non ci ingannate,
“L’Arte sa nuotare”!
Trovo che questa operazione sia geniale. Ad un certo punto, passeggiando per il mio paese mi sono accorta di questi quadri. Finalmente non c’erano più solo scritte banali sui muri delle case. Con mio figlio ci siamo divertiti a fare una caccia al tesoro di questi quadri particolari. Trovo che sia divertente, ironico e ricco di significato. Per quanto mi riguarda, grazie.
Grazie a Blub! 🙂
Geniale!
Ma gli amorini sono di Raffaello, non del Tiziano…
vero!!!