Herbert James Draper – Flying Fish – 1910

Herbert James Draper – Flying Fish – 1910

Herbert James Draper – Flying Fish – 1910

 

Molte perle d’Arte di fine ottocento e inizio novecento vengono offerte alla visione di chi le sa trovare, il periodo fu infatti tra i più felici per quello che riguarda l’Arte figurativa di impostazione classica, periodo in cui nascevano movimenti più temerari ma dove era ancora potente la spinta  Neoclassica.

 

Herbert James Draper –


 

Il Neoclassicismo univa la soggettistica classica, mitologica , storica ad uno stile che trascendeva dalle più moderne ricerche figurative del tempo espressioniste, impressioniste, per rifugiarsi nel cesello delle figure, nella resa maniacale degli ambienti, nell’esaltazione della virtuosità pittorica e della bellezza del modellato. Gli sviluppi delle tecniche pittoriche, soprattutto dei mezzi, con pigmenti più fini e resistenti, leganti più adeguati, permettevano infatti stupende possibilità realizzative che si sommavano ad una millenaria storia dello studio delle anatomie, della tridimensionalità, delle luci e delle ombre.

 

Herbert James Draper –

 

Così abbiamo pittori come   Herbert James Draper (1863 –1920) , inglese, semisconosciuto ai più ma di eccelso valore, sia interpretativo, sia compositivo, sia per quello che riguarda la fervida immaginazione. Contaminato dal “preraffaellitismo” a causa della sua amicizia con John William Waterhouse (18949 – 1917), non fu pittoricamente puro, anzi spesso alternò levigatezza a pennellate frammentarie e corpose.

Herbert James Draper –

 

Flying Fish”  è un’opera di Herbert James Draper del 1910, forse non la sua più bella , forse non la più conosciuta dai suoi estimatori ma una delle più romantiche e fantasiose, dove la perfezione stilistica si mostra florida e si fonde con un lampo di poesia esistenziale che apre le porte all’inconscio e alla fantasia.

 

Herbert James Draper – Flying Fish (particolare) – 1910

 

Non si può che ammirare la bellissima ragazza o forse sirena, come altre comparse nei quadri di Draper, che guizzante si eleva tra le onde per correre dietro a quei pesci, attimo prima prigionieri come lei del mare, adesso sfreccianti e  incuranti nel cielo invitante. Non si può tralasciare di assaporare la freschezza dell’acqua scivolosa sulla sua pelle, che ne modella e percorre le forme creando invidia nelle menti bramose di lussuria, non si può non sospirare, ognuno per suo conto, al ricordo del proprio sogno che come la ragazza i pesci, vediamo sfrecciare nel cielo mentre noi cerchiamo invano di liberarci dall’esistenza grigia, avvolgente per seguirlo. Così Draper coglie quell’attimo in cui tutto sembra possibile, che i pesci volino, che la giovane possa saltare così alto da seguirli e magari acchiapparli, l’attimo delle speranze e delle certezze che si realizzeranno, prima che ricada tra i flutti e anche i pesci si rivelino per quelli che sono, appunto pesci, che volano per brevi periodi per poi ricongiungersi alla ninfa nel profondo mare.

Ma vedendo quell’attimo, l’attimo  in cui tutto è possibile, noi ci immedesimiamo nella ragazza e per un attimo eternamente fissato su tela, anche per noi tutto è possibile.

Herbert James Draper –

 

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