James Turrell – Naked Art – La percezione dell’Arte nudi

James Turrell – Naked Art – La percezione dell’Arte nudi

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James Turrell – Naked Art

James Turrell, statunitense nato nel 1943, è un artista minimalista che studia la luce, la sua percezione per alterarne il riflesso nello spazio della nostra sensibilità esistenziale e l’ampliamento emotivo che ne deriva. Le sue mostre sono spesso viaggi all’interno di un universo artificiale, dove lo spettatore viene accolto da forme , colori, luci che ne catturano i sensi immergendolo in un’atmosfera surreale, estrapolante, dove il vivere comune è stravolto nella sensibilità, nella percezione.

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James Turrell – Vulcano Roden Crater Observatory 4


Non fa eccezione La “National Gallery of Australia” di Canberra dove è stata inaugurata la sua ultima mostra.

Per enfatizzare l’effetto destabilizzante dei suoi ambienti, James Turrell unisce le sue luminescenti forme minimali all’obbligo di visitare la mostra in gruppi di 50 visitatori completamente nudi.

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James Turrell – Naked Art (retrospettiva alla National Gallery Of Australia)

L’effetto ottenuto è spiazzante, surreale. Superato il primo imbarazzo, si avverte una condizione di comunione in cui le barriere sociali abbattute e la consapevolezza di essere simili agli altri ma non uguali, ci trasporta in un universo di tranquillità in cui l’individuo mantiene la sua identità ma al di là delle sue connotazioni sociali, economiche, politiche. Un effetto empatico ampliato dalla forte, innaturale colorazione luminosa degli ambienti che complice nel trasportarci in una dimensione extraterrena, facilita il passaggio alla nuova percezione spaziale, personale con atmosfere rilassanti.

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James Turrell – Naked Art (retrospettiva alla National Gallery Of Australia)

James Turrell, continua parallelamente alle sue mostre e sperimentazioni, la costruzione del suo progetto iniziato nel 1974, quando acquistò il Roden Crater, un vulcano non più attivo situato in Arizona.

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James Turrell – Vulcano Roden Crater

In questo luogo, Turrell dice di aver individuato le caratteristiche fisiche e climatiche adatte alla natura del suo progetto: un gigantesco monumento artistico dedicato alla sperimentazione della luce in tutte le sue forme e modulazioni, proiettata in ambienti da lui adattati per l’ampliamento degli effetti ottenuti ai fini di una maggiore infiltrazione nella coscienza individuale.

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James Turrell – Vulcano Roden Crater

Il Lavoro di Turrell è effettivamente interessante anche escludendo la curiosa caratteristica che ne implica la necessaria ma giustificata nudità dei fruitori, infatti questo espediente, adottato nella sua ultima mostra, tende alla spersonalizzazione e ne velocizza il processo di immersione emotiva.

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James Turrell – Naked Art (retrospettiva alla National Gallery Of Australia)

L’artista ci mostra come l’emotività collettiva possa essere, nel caso specifico, positivamente influenzata da effetti esterni artificiali, appositamente confezionati.

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James Turrell – Vulcano Roden Crater, east portal

L’aspetto della capacità di influenzare e predisporre l’essere umano positivamente o negativamente attraverso ambienti, luci colori, è sempre più preponderante all’interno della nostra vita, nei consumi, la politica, la televisione, le scelte quotidiane.

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James Turrell – Vulcano Roden Crater, interno

Capirne le componenti è un primo passo per non esserne influenzati perché spesso tali situazioni riprodotte artificialmente, sono usate per condizionare scelte che in circostanze normali non faremmo e che non sempre possono tornare a nostro vantaggio.

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James Turrell – Vulcano Roden Crater, keyhole

Al contrario, la possibilità che Turrell riesca a creare condizioni ambientali in cui l’esistenza è totalmente influenzata positivamente, è effettivamente molto interessante, anche se una eventualità simile potrebbe divenire una pseudo-droga emotiva dalla quale la dipendenza esistenziale potrebbe essere elevate.

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James Turrell – Vulcano Roden Crater, interno

In ogni caso James Turrell, all’età di 72 anni, resta uno degli artisti più interessanti ed innovativi nel campo della ricerca artistica e la percezione emozionale dell’uomo.

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James Turrell

 

2 Risposte a “James Turrell – Naked Art – La percezione dell’Arte nudi”

  1. Sono felice che, all’interno del vostro sempre stimolante Blog, abbiate dedicato spazio a James Turrell.
    Un artista ben presente dalle mie parti. La bellissima Villa Panza di Varese comprende le sue installazioni permanenti, mentre a cavallo tra il 2013 e 2014 gli ha dedicato un evento unitamente all’altro genio delle sensazioni Robert Irwin.
    Niente altro da aggiungere se non che non vi sfugge niente, Quello che, pur essendo immaginifico, non è noto ai più, appare magicamente qui.
    Grazie.

    1. Grazie per i complimenti, non potevamo trascurare questo artista interessantissimo, come lo è l’altro che ha citato, Robert Irwin.
      Ci interessano particolarmente i loro studi incentrati sulla ricerca della percezione in quanto si possono considerare modelli sperimentali di fenomeni collegabili anche ad ambienti emotivi più vasti e contemporanei di quello artistico. Scriveremo sicuramente altri articoli su queste tematiche.

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