Allen Jones, classe 1937 è uno scultore Pop britannico stanziale a Londra.
Di lui si può asserire con certezza che non è lo scultore più amato dalle femministe, anzi forse uno dei più contestati. Nella sua opera, il corpo femminile non solo è esibito sotto forma di tipico oggetto sessuale, ma serve quale supporto, addirittura per tavoli, sedie, lampade, appendiabiti ed altri oggetti di arredo.
Jones studia presso il College Hornsey of Art di Londra, nel 1960 si fa espellere dal Royal College of Art, in seguito insegna al Croydon College of Art per alcuni anni.
La sua opera è libera da inibizioni, pudori e anche se non arriva mai a mostrare il corpo femminile in modo volgare, ne sottintende l’aspetto erotico principale e inscindibile, ne amplifica i significati, sonda le possibilità di poterci giocare nelle sue composizioni, costruendo con l’ anatomia posizioni atte ad esaltarne i suoi aspetti sessuali, funzionali ai suoi oggetti di arredo.
Certo appassionato di design, ha creato molte delle sue opere che possono essere usate come comune mobilio. Le sue creature abbigliate come bambole sadomaso, spesso sull’orlo del feticismo, del bondage, si piegano sotto morbidi e invitanti cuscini, tavoli di vetro, di cui sopportano il peso con grazia in pose discinte.
Senza mai rinnegare la sua matrice di scultore Pop, si mostra a volte iperrealista, come nel ritratto tridimensionale della modella Kate Moss ma solitamente non va oltre il modellato dei corpi dalle forme perfette e i seni prosperosi, simili a comuni manichini da esporre in vetrina, di cui anche i volti esprimono il classico senso di vuoto.
La sua opera presuppone una sessualità aperta e giocosa, una suggerita apertura e accettazione per la donna del suo essere prima di tutto femminile e sensuale, elegante, disinibita insomma oggetto del desiderio.
Allen Jones nel 1986 è stato nominato membro della Royal Academy