Nicola Verlato è un artista italiano del ’65. Nato a Verona, si è interessato da sempre alla pittura e alla musica dimostrando subito grande talento.
Illustratore, fumettista, dopo aver stazionato a Venezia e Milano, si sposta a New York per poi stabilirsi a Los Angeles dove lavora con gallerie in tutta Europa. Al suo attivo ha la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 2009.
Dallo stile ridondante, complicato che ci ricorda le architetture più complesse del XVII° secolo, Nicola Verlato colpisce con i suoi quadri soprattutto a livello compositivo.
Non potremmo che definire barocche le sue ardite pose. I suoi personaggi, come in un affresco di Pietro da Cortona o di Andrea Pozzo cadono, svolazzano, perennemente travolti da folate di vento o eventi incalzanti.
Tra gli intricati piani rappresentativi, Verlato riesce a tessere storie e soggetti che prendono spunto dalla realtà contemporanea per poi tuffarsi a bomba nella fantasia più sfrenata, per dare vita a spettacolari quadri surrealisti.
La figura umana è protagonista tra squarci di luci fortissime e policrome, rappresentata nelle prospettive più complesse e intriganti che metterebbero a dura prova qualsiasi pittore.
Cadenti, svolazzanti, saltellanti, i suoi soggetti sembrano in ogni quadro in sella ad un toro impazzito in un ipotetico rodeo. Il movimento è per Verlato essenziale, sopravvivenza, vita, lo si nota palese, lo si osserva stupiti.
In possesso di una tecnica che gli permette di spaziare in quello che più gli aggrada, tra le luminescenti tinte ad olio ci parla di U.F.O., guerre, violenze, ecologia, tecnologia, conflitti mediorientali, satiri, streghe, dove l’uomo non sembra essere protagonista ma travolto dagli eventi che gli turbinano intorno.