Artista contemporaneo tra i più quotati al mondo Peter Doig nasce nel 1959 ad Edimburgo, presto si trasferisce nelle Antille e poi in Canada. Nel 1979 torna a Londra infine continua il suo pellegrinaggio tra Londra, New York e Trinidad.
Viene definito misterioso, forse per il suo non concedersi troppo alle platee e ai critici, un atteggiamento alquanto inusuale in un contesto che vede gli artisti impegnarsi soprattutto personalmente in una sorta di autopromozione continua.
La sua pittura viene definita “Realismo Magico”, in effetti nei suoi quadri si parte sempre da soggetti ben inquadrati e naturali, fiumi, montagne, boschi, alberi, in cui l’atmosfera assume caratteristiche particolari che sembrano prepararci ad avvenimenti inconsueti e surreali.
Dalle tinte neoespressioniste, accese dei colori acrilici, escono fuori visioni di soggetti in verità molto semplici ed elementari ma trattati con un interessante carica emotiva che ci ricordano spesso i grandi mostri sacri del passato, da Munch a Pollock, agli stupendi paesaggi di Egon Schiele, alle nature di Monet .
Fantasie e realtà si mescolano nella pittura di Doig per arrivare a farci assaporare qualcosa di veramente interessante.
Gli specchi d’acqua, gli intricati intrecci del sottobosco, le canoe, sono alcuni dei soggetti che Doig ha elevato a simboli della sua pittura.
In un contesto che potrebbe sembrare senza tempo, Doig invece pone sempre l’attenzione al contemporaneo, che si materializza tra le macchie di colore con oggetti, personaggi, immersi in paesaggi indecifrabili , frutto di un mix di ciò che ha visto nei suoi viaggi e nei diversi luoghi in cui vive.
Il paesaggio è la partenza di ogni suo dipinto, enfatizzato con fluorescenti colori innaturali, è descritto con tecniche diverse che si scontrano sulle tele spiazzando l’osservatore, siano strutture metropolitane o trascendenti visioni di fiumi canadesi o acquitrini tropicali.
Il suo stile è caratterizzato da una conflittualità di texture e tecniche diverse, colpi di pennello da grande maestro e campiture ampie, assieme a spazi dove rivivono influenze mai sopite di grandi pittori del secolo scorso.