Alla 56° edizione della Biennale di Venezia, nel padiglione Italia è presente l’artista Francesco Barocco che con una interpretazione geniale nella sua semplicità, ci propone una ritrattistica innovativa.
Francesco Barocco, classe 1972, nasce a Susa (To).
Affascinato dall’Arte del ritrarre, ne è da sempre un felice esecutore, cercando allo stesso tempo di portare una espressione personale nello stile, nei materiali, nel risultato che oltre ad esaltare le caratteristiche del soggetto, lo collocano in una dimensione contemporanea, mantenendo però l’attenzione anche verso la classicità del disegno e delle linee base.
La sua ultima scoperta è il fondere il disegno con materiali riservati solitamente alla scultura, come la terracotta, dando origine ad un mix delle due tecniche che si risolve in una altrettanta interessante fusione tra ritratto classico e moderno.
E’ subito evidente la scelta di non caratterizzare le espressioni attraverso la comunicatività dello sguardo, anche se così facendo si preclude una naturale strada verso il sondaggio emotivo dei soggetti.
Barocco esalta invece la caratterizzazione personale dei nasi, della fronte, conscio del fatto che gli occhi cambiano a seguito dell’umore, delle situazioni in cui si trovano le persone.
Barocco sembra sfuggire alla trappola di una falsa personalità dei soggetti, cangiante attraverso stati emotivi diversi, inchiodando la loro caratterizzazione a quello che sembra un punto fisso dei volti, appunto il naso, solitario protagonista assoluto, unica parte modellata nella creta in rilievo, quando non è accompagnato dal disegno di una bocca o una mano. Intrigante nella sua evidente, sintetica schiettezza.