Ai Weiwei è un artista di cui da sempre la fama precede l’opera al punto da annullarla o di renderla importante solo per il fatto che lui l’abbia presentata, in quanto tutto quello che fa diviene ormai simbolo di ribellione al regime in tutta l’Asia se non nel mondo.
Ai Weiwei nasce a Pechino nel 1957, nel 1993 collabora alla fondazione di un centro per artisti d’avanguardia nell’East Village e nel 1997 è direttore e fondatore dell’archivio delle arti cinesi.
Nel 2003 fonda la “Fake Design” e insieme agli architetti Herzog & de Meuron progetta la struttura dello stadio nazionale di Pechino “Nido D’Uccello” inaugurato nel 2008 per le XXIX ° olimpiadi.
Nel 2008 le autorità cinesi chiudono il suo blog e viene recluso per 81 giorni nei quali non si ha di lui notizia.
Durante questo periodo sono state organizzate manifestazioni di sostegno alla sua causa in varie gallerie che vedono coinvolte le sue opere. Alla Tate Gallery di Londra è stata esposta l’installazione “Sunflower Seeds” , 150 tonnellate di semi di girasole cosparsi sul pavimento fatti di porcellana, dipinti a mano dagli abitanti del villaggio di Jingdezhen.
Ai Weiwei descrive la sua opera come un‘allegoria dell’universo umano dove ogni individuo simile agli altri è però diverso e unico, fatto e curato da mani diverse, da qui l’importanza di ogni singolo individuo, particolarità spesso trascurata dal governo cinese nell’evolversi degli eventi come nella carestia provocata da Mao Zedong costata la morte di milioni di cinesi.
Bollato come il dissidente più scomodo dalle autorità cinesi, Ai Weiwei è divenuto un artista conosciutissimo in Europa, simbolo di libertà intellettuale a cui hanno fatto riferimento altri artisti ed intellettuali occidentali.
Alla Art Gallery of Ontario è stata organizzata una performance di sostegno per lui e per gli altri perseguitati politici in cui volontari si sono fatti fotografare mentre si facevano radere la testa come è stato fatto a Ai Weiwei nei suoi periodi di detenzione e di ricovero dopo il pestaggio della polizia.
Indimenticabile la sua performance filmata e messa in rete mentre era agli arreasti domiciliari dove con le manette ai polsi balla sulle note di “Gangnam style”.
Le sue installazioni fanno sempre riferimento allo stato dittatoriale del suo paese giocando su assonanze di termini usate dal regime cinese e la sua propaganda come nell’installazione del mare di granchi di porcellana. Sul suono simile delle parole “granchio di fiume” e “armonioso”, termine parte di uno slogan comunista cinese, si costruisce l’equivoco su cui si basa l’ironica rappresentazione di Ai Weiwei.
Al di là di quello che possono rappresentare le sue opere pensate forse per una cultura che non è quella europea, il solo fatto di ospitarle, è divenuto il modo per appoggiare il suo spirito indomito nella lotta per una maggiore democrazia in Asia.
All’interno di questo contesto si colloca una delle performance più discusse, la distruzione di un vaso dell’antica dinastia Han di più di 7000 anni fotografata e documentata nel 1995. Questo evento ha dato il via ad una personale interpretazione del “ready made” estremamente dibattuta ripetuta in altre sue performance nelle quali vasi antichissimi di dinastia Han e Qing venivano inzuppati nel colore e rovinati per sempre.
La giustificazione a questo sacrilego atto perpetrato dall’artista è chiaramente un netto segno di distacco se non di totale rifiuto dalle antiche tradizioni e i valori sociali di cui i vasi sono simbolo, una rottura con la cultura e la storia del suo popolo definitiva.
Un tale disprezzo per i fondamenti della civiltà che lo ha formato deve far riflettere su quanto siano discriminanti ed ormai obsoleti. La storia della Repubblica Popolare Cinese è da sempre al centro di polemiche riguardo alla violazione dei diritti umani, Ai Weiwei alza la voce e grida al mondo con i suoi gesti eclatanti che il problema sussiste ancora ed è imponente.
La necessità che questo possa accadere distruggendo vasi antichi, opere d’arte irripetibili divenute documenti storici, è motivo di discussione tra i critici e gli intellettuali, compresi quelli che lo appoggiano, ma soprattutto, la questione più interessante che molti si pongono è: dove li ha presi?
WEIWEI WORLD IS AN AMAZING PLACE TO LIVE ! AI !!