Anders Zorn è un pittore svedese nato nel 1860. Frutto dell’incontro di un facoltoso uomo d’affari e la madre di umili origini (da cui eredita il soprannome “Mora”), non conobbe mai il padre anche se fu riconosciuto come figlio naturale e crebbe con la madre e i genitori di lei.
Appena in età frequentò la Royal Academy of Art di Stoccolma. Inizialmente amava scolpite il legno, ma ben presto fu appassionato dall’acquerello che usava per dare forma a soggetti particolarmente intrisi di tristezza e sentimenti nichilisti.
Nel 1880 divenne famoso per i suoi ritratti di bambini, l’anno dopo conobbe la futura moglie, di agiata famiglia ebrea che lo aiutò nella sua professione con influenze e motivazioni.
Visitò l’Inghilterra e la Spagna, i colori dei suoi acquerelli divennero più vivaci, padrone della tecnica, fu un vero maestro e riuscì ad ottenere risultati incredibili. Si sposò nel 1885.
E’ di questo anno il bellissimo acquerello “The Love Nymph” dove una pelle levigata e perlacea si contrappone stupendamente alle pennellate sferzanti dedite a disegnare le multiforme foglie del sottobosco, tra cui adagiata e impreziosita da una penombra perfettamente realizzata, la ninfa risiede con giocosi amorini. Il quadro mostra l’accuratezza ancora accademica nella pittura dei nudi, ma già presagisce le audaci pennellate che Zorn sfrutterà nella rappresentazione ad olio della natura.
Ma fu nel 1888 in Cornovaglia che Zorn si dedicò totalmente alla pittura ad olio.
La sua pittura si concentrò sul nudo, iniziò a perdere la compostezza classica per lasciarsi andare a grandi pennellate descrittive, senza mai abbandonare la perfezione delle forme, il rispetto delle ombreggiature, reinterpretando il corpo femminile in diverse situazioni, sia al chiuso, in atteggiamenti casalinghi, che campestri.
Molto interessanti sono le sue pitture di nudi riflessi sull’acqua. Zorn vi dedicò particolari studi, arrivando ad esprimersi con una tecnica simile a quelle degli Impressionisti Monet e Caillebotte. Continuò però a mantenere il felice contrasto tra la levigatezza dei corpi candidi e la frastagliata descrizione della natura, riuscendo a mantenere un suo stile e a donarci opere degne di grande interesse.
Stabilitosi poi a Parigi, raggiunse fama e onori per i suoi nudi ma soprattutto per i suoi ritratti tanto da meritare la Legione d’Onore. Fu conosciuto oltre oceano e nel 1905 ebbe l’incarico di eseguire il ritratto di Theodore Roosevelt.
Ne firmò un centinaio anche per collezionisti privati e poi, come sempre dopo ogni suo spostamento, tornò in Svezia. Qui divenne ritrattista della famiglia reale. Morì nel 1920. Negli ultimi anni si occupò di musica folk, un festival svedese tra i più importanti porta ancora il suo nome.