Andrey Zignatto – Rudimenti di edilizia metafisica

Andrey Zignatto – Rudimenti di edilizia metafisica

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Andrey Zignatto – Erosoes

 

Andrey Zignatto è un artista brasiliano del 1981 di Jundiaì nei pressi di Rio.

 

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Andrey Zignatto – Erosoes

 

Negli ultimi anni manifesta, come spinto dall’animo di un carpentiere, una predilezione per il materiale edilizio, una sensibilità particolare per le costruzioni ma più in particolare per i mattoni, i foratini, i blocchi di terracotta rossa che servono per costruire muri, soffitte, fondamenta delle nostre case.

 

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Andrey Zignatto

 

La sua espressione è il paradosso di questo materiale. Così rigido, creato per esserlo anche se leggero e adatto al suo accumularsi, il mattone di Zignatto diventa centro delle sue opere, protagonista assoluto come del resto lo è silenzioso nella vita di tutti noi. I nostri muri, le nostre abitazioni sono costituiti di quei parallelepipedi che ad osservarli sembrano forse fragili, dalle pareti sottili e le ampie cavità vuote, sono in realtà un elemento essenziale di tutta l’architettura su cui noi basiamo la nostra esistenza, che inevitabilmente ci circonda quotidianamente.

 

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Andrey Zignatto

 

Il presupposto di Zignatto è la visione del mattone quale simbolica cellula di un costruito organismo, una trasfigurazione materiale del concetto di struttura sociale e dei suoi componenti.

 

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Andrey Zignatto

 

Pignatte si curvano come elementi minimalisti assoggettati alla forza creatrice e sorvegliati dalla rigidità del filo a piombo.

L’oggetto “mattone” trascurato ma da sempre cardine dell’edilizia, in Zignatto si presta a costruzioni di cui però la trasformazione metafisica e surreale diventa una costante. Malleabile, sembra sciogliersi e distaccarsi in parti fluidi da blocchi preesistenti. Ondulante, si piega come un lenzuolo steso che ha per trame non fili ma calce.

 

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Andrey Zignatto

 

Appeso al muro, mostra la sua anatomia come in uno spellato cinquecentesco dei disegni di Leonardo da Vinci. Tagliato a fettine, Zignatto lo appende al muro come alimento, quale soggetto in una improbabile “natura morta”.

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Andrey Zignatto

 

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