Cai Guo-Qiang – Murmuration
Cai Guo-Qiang artista cinese classe 1957, è ormai conosciuto a livello mondiale.
Nel suo lavoro si è servito dei materiali più vari, inizialmente è stato affascinato dalla polvere da sparo e dai suoi vari utilizzi: bellici, spettacolari e pirotecnici. Racconta che dopo averne osservato gli scopi, ha iniziato a servirsene, in principio componendo veri e propri quadri. E’ del 1989 il ciclo “Dipinti di fuoco”, realizzato facendo scoppiare della polvere da sparo su fogli di carta, in modo da ottenere determinate figure.
Fin da ragazzo in Cina ne ha potuto osservare sia gli effetti balistici, distruttivi che quelli pirotecnici, cresciuto, ha cercato di massimizzare la resa dei fuochi d’artificio.
Sono suoi i fuochi artificiali dell’inaugurazione delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi del 2008 a Pechino.
Prima di seguire la sua vocazione di artista ha studiato arti marziali e recitato in due film. Famoso è il suo ciclo di “Progetti per extraterrestri”. In uno di questi (“Progetto per extraterresti n°10” del 1993) una linea di polvere lunga 10.000 miglia è stata fatta bruciare come prolungamento della Muraglia Cinese e ha creato per circa 15 minuti il disegno di un drago nel deserto del Gobi.
Cai Guo-Qiang è anche l’autore di magnifiche istallazioni che spesso richiedono ambienti grandissimi. Oltre al ciclo “Istallazioni inopportune”, realizzate dal 2004, ne ha realizzate altre dove spesso un numero impressionante dello stesso soggetto ripetuto è collocato a sorta di stormo o a formare una figurazione particolare e soprattutto spettacolare. Caratteristica del suo lavoro è non trascurare il valore estetico a discapito di una costruzione mentale preconcetta, quindi i risultati delle sue opere sono al di là delle intenzioni razionali, sempre molto attraenti.
Tra queste è doveroso citare “Head On” del 2006, ospitata anche al Museo Pecci di Prato nel 2016 per la nuova inaugurazione. Una muta di lupi interminabile che prende il volo fino a confluire, dopo un percorso fantastico, davanti ad una spessa e infrangibile lastra di vetro. Spinti da irrefrenabile forza motrice ancestrale, gli animali perfettamente realizzati anche se in pelle di coniglio, dopo una rincorsa e un salto prepotente, sbattono a frotte sul vetro come a volerlo frantumare e il titolo da solo già ci suggerisce la caparbietà dell’azione.
L’altra bellissima istallazione è “Murmuration “, dove 10.000 uccelli di porcellana in volo, oscurano le sale museali che li ospitano. Anche qui la meticolosità di Cai Guo-Qiang lo porta a distingue ogni singolo volatile e a curarne tutti i dettagli in modo da avere una realizzazione più attinente possibile alla realtà surreale che intende mostrarci. Non ultima “Heritage” vede una cordiale partecipazione intorno ad un laghetto di 99 riproduzioni di specie di animali a grandezza naturale tra le più diverse e incompatibili, costrette a bere tutti dalla stessa pozza pacificamente, in una sorta di utopico Eden.