Frits Thaulow – Water Mill – 1892

Frits Thaulow – Water Mill – 1892

Frits Thaulow – La Dordogna – 1903

 

L’Impressionismo, questo grande movimento nato in Francia grazie all’apporto imprescindibile di un pittore fiammingo precursore, come Vincent Van Gogh, esplose all’epoca quale innovativo e permise effettivamente all’Arte figurativa di orientarsi verso orizzonti inesplorati, poi come un riflusso si diffuse nell’area mitteleuropea, proponendo affascinanti maestri che ne dettero la loro versione, certo non innovativa, ma gradevole quando non decisamente interessante.

Frits Thaulow ( 1847-1906) fu pittore norvegese di Oslo, paesaggista, studiò all’Accademia di Copenaghen. Nel 1874 arrivò in Francia dove conobbe l’Impressionismo, ne restò affascinato come ogni pittore dell’epoca e dopo aver soggiornato in vari piccoli centri tornò in Norvegia dove perfezionò e fece fruttare le sue esperienze. Se già prima era famoso per le sue “marine” in seguito lo divenne ancora di più quando si specializzò nella rappresentazione di specchi d’acqua, fiumi, laghi, vedute “en plein air” sullo stile impressionista con la sua personalissima e caratterizzante interpretazione rappresentativa delle acque, onde, riflessi.

Water Mill” è un olio su tela del 1892 dove Frits dimostra tutta la sua valenza di grande pittore.

 

Frits Thaulow – Water Mill – 1892

 

Non si può che restare stupiti davanti alla fantasia dei freschi verdi smeraldo che si bagnano all’appressarsi del mulino nel quadro, davanti alla complessità dei giochi speculari e delle onde che si infrangono e si ricreano sul pelo delle acque. Non si può che contemplare inermi davanti alla fragorosa ricreazione di una così delicata immagine che pare essere fatta con tanta semplicità quanto invece è complessa.

Ci possiamo perdere nel guardare i vortici di cui si avverte la potenza nascosta, le correnti perfettamente descritte e non troppo accentuate, la scia del riflesso luminoso che ci guida, fra il frastuono delle acque smosse, verso l’utile e pericoloso mulino. La potenza espressiva si manifesta intonsa, quasi fosse un moderno quadro del nuovo millennio, nei colori accesi, fluorescenti, nella composizione ardita e non convenzionale, nell’esplorazione dell’irrappresentabile, appunto il moto perpetuo delle correnti, e solo notando le costruzioni sul bordo superiore del quadro, si spiega l’inspiegabile, si disarma ciò che invece di per sé è arma letale puntata verso il nostro sguardo affamato di bellezza sublime e appare chiaro cosa sia stato che abbia rapito gli occhi del pittore norvegese.

 

Frits Thaulow

 

L’Acqua, l’elemento forse più difficile da dipingere ma anche forse l’elemento più affascinante perché mutevole, perché opposto a ciò che è il quadro, ovvero rappresentazione statica bidimensionale, è anche il soggetto preferito di Frits Thaulow. Lui ne fa la sua ragione di vita artistica e crea opere meravigliose in cui la maestosità delle gonfie onde ci inumidisce gli occhi nel solo guardarle, tanto sono così ben rese e il gelo nordico che incredibilmente traspare tra la vernice ci fa rabbrividire, trasportandoci nel suo mondo ad ogni pennellata, ad ogni grumo di colore osservato.

Frits Thaulow – River In Normandy – 1894

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