Avventurandosi nel variopinto panorama artistico asiatico, ci imbattiamo in artisti singolari provenienti dal Giappone che oltre ad essere bravi pittori o scultori sono balzati in primo piano per determinate trovate estetiche innovative.
Abbiamo già scritto di Hirotoshi Ito e le sue pietre che sorridono, sulla stessa strada dell’invenzione estetica troviamo Riusuke Fukahori, giovane artista che nei suoi lavori anch’essi di dimensioni ridotte, attraverso una tecnica innovativa riesce a rendere perfettamente sia l’impressione dell’acqua, sia i soggetti che ci colloca, le ombre e i riflessi della luce.
Attraverso strati di resina versati in recipienti di vario genere e dipinti, Riusuke Fukahori ottiene i suoi lavori, pesci spesso rossi o tartarughe, polpi che fanno capolino da recipienti che si trasformano in piccoli acquari, dove la vita pietrificata mantiene i colori di quella reale in una resa tridimensionale perfetta.
Oggetti decorativi appaganti nell’estetica e per la simpatia della trovata tecnica, i piccoli acquari di Riusuke Fukahori potrebbero apparire come il frutto di una scuola più artigianale che artistica, in quanto è soprattutto la pratica adottata a garantire la riuscita dell’opera. In Fukahori Non c’è grandezza di intenti o messaggi subliminali, esplosione di sentimento o caratterizzazioni intellettuali, ma la semplice, gioiosa manifestazione estetica della natura, senza conflitti, senza un’analisi contestuale sociologica, senza riferimenti o citazioni Pop se non la simbologia orientale legata al più rappresentato dei suoi soggetti: il pesce rosso o come è chiamato in oriente, il pesce dorato.
Riusuke Fukahori —>video della realizzazione di alcune opere