Joaquin Sorolla – Nudo
Succede che quando si pensa di aver visto ogni pittura di nudo, ogni divagazione sul tema, ogni tecnica e stile che lo possa rappresentare, ci incantiamo ancora davanti a quello che è uno dei capolavori della natura rappresentato in un quadro di Joaquin Sorolla.
Come non può essere altrimenti se davanti ci appare questo bellissimo corpo, flessuoso e soffice, esaltato nella sua leggiadria da una miriade di gonfie pieghe rosa. Come un confetto nella bomboniera, come un cofanetto aperto che mostra tra i tessuti la sua perla più preziosa, la ragazza mora modella di Sorolla mostra quello che a detta di molti è il lato più bello di ogni donna e non a caso, perché così, ogni qual volta una donna se ne va, ci fa notare cosa abbiamo perso. Natura beffarda o Dio del creato che hai dato vita a questo essere, è certo che nel farlo c’hai messo tutto quello che può far impazzire un uomo, guai se così non fosse, perché è a questo che il creato si affida per la continuità del procreare, affichè il mondo, bello o brutto che sia, continui a girare nello stesso verso.
Joaquin Sorolla y Bastida (1863 –1923), pittore dalla mano fina che importò in Spagna lo stile impressionista, fu prolifico al punto di arrivare a dipingere più di 2000 quadri, infine morì pare con il pennello in mano.
Fu grande pittore di marine e di quadri storici. I suoi primi riconoscimenti li ebbe con la pittura di quadri di battaglie e rivolte, restò famoso per la ironica frase detta in giovane età, quando vinse il suo primo prestigioso concorso:
“Qui per diventare famosi si deve dipingere i morti”.
Ma non fu così, Sorolla si sbizzarrì nel descrivere i riflessi marini sotto i grandi cappelli da spiaggia, giocò con la luce “en plein air”, descrisse carni sode e delicate allo stesso tempo. Fu in America, negli States, dove fu apprezzato e onorato, in Inghilterra, Francia, Italia, infine nella sua casa di Madrid dipinse l’ultimo quadro.
