La Presentazione della Vergine Al Tempio – Tintoretto – 1551/1556

La Presentazione Della Vergine Al Tempio – Tintoretto – 1551/1556

La Presentazione della Vergine Al Tempio  – Tintoretto – 1551/1556

Di fattura squisita è questa “Presentazione Della Vergine Al Tempio“ del grande artista Tintoretto, del 1551/1556, di 429x 480 cm. Fu realizzata per la Chiesa della Madonna dell’Orto a Venezia e la scena si basa su narrazioni dei vangeli apocrifi.

Tintoretto fu grande artista e grande innovatore, lo si vede anche in questa sua opera, dallo scorcio prospettico forte, dalle marcate ombreggiature entro le quali è gran parte della scena.

Non mancano ricchissime decorazioni, sfavillanti quelle della scala, e sventolio di panneggi fatti con una disinvoltura disarmante. Tintoretto nelle sue opere ci ha abituato a gustare l’eccessivo virtuosismo del disegno, la teatralità delle scene al punto che le vesti sembrano ingombro necessario, invece, prese singolarmente si distinguono come ben fatte, ma si perdono nella quantità dei personaggi in pose diverse, con arti protesi, tridimensionali, che escono dell’ombra di movimentate e adoranti conversazioni.

La Presentazione Della Vergine Al Tempio – Tintoretto – 1551/1556

La pittura di Tintoretto è una meraviglia che si scopre a poco a poco. Frugando tra le tenebre degli spettatori gustiamo infinita qualità pittorica, eppure, sono solo delle comparse, anche se protagonista non è nemmeno la Vergine bambina quasi sulla cima delle perlate scale, né il sacerdote che l’attende, lei è solo un’altra delle giovani che accompagnate dalle madri vanno verso la cima. Protagonista non è chi accompagna con mano sostenitrice, a guardare bene , protagonista è la luce, una luce che non si concentra sulla Vergine bambina né sulle madri , ma le coglie tutte di sbieco e spicca invece sull’enorme scalone. Si fatica a capire quale sia il soggetto principale, anche perché nessun volto è rivolto a noi, nessuna espressione è degna di nota, come in altri quadri del Tintoretto, protagonista è la scena, la narrazione, gli attori all’interno hanno tutti pari dignità.

La Presentazione Della Vergine Al Tempio – Tintoretto – 1551/1556

Il dipinto gli fruttò pochi soldi, ma grande onore, si dice che non fu molto di più del prezzo dei materiali tra cui la foglia d’oro, impiegata per le decorazioni della scala.

Jacopo Robusti detto il “Tintoretto” a causa del mestiere del padre tintore di vesti, fu pittore veneto di grande qualità. Giovane, fu mandato a bottega da Tiziano e sembra che da lui fu scacciato subito, qualcuno dice a causa della sua acerba ma già fiammeggiante bravura. Ebbe quindi varie esperienze fino a  che non aprì una bottega sua. Da non confondersi con il figlio Domenico, ormai nominato anch’esso  Tintoretto, che ne ereditò la bottega con scarsa fortuna.

Tiziano – Presentazione Della vergine – 1534/1538

Tintoretto in pieno Rinascimento fu precursore dello stile Barocco, abbondava infatti di preziose costruzioni sceniche, movimenti ampi, ma anche forti sbalzi di luce ed è evidente in ogni sua opera, il voler andare oltre qualsiasi senso compositivo già dipinto.

Lo stesso soggetto fu trattato da Tiziano e nel confronto delle due tele salta agli occhi la differenza di stile, di concezione artistica, più classica quella di Tiziano, più compositiva ed effervescente quella del Tintoretto.         

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