Cesar Santos, artista nato a Cuba nel 1982, unisce una vena pittorica decisamente iperrealista con un’altrettanta ricca capacità di ironizzare,
permettendosi di scherzarci sopra fino al paradosso di ricreare capolavori della storia dell’Arte reinterpretati alla sua maniera ludica, scanzonata.
Maestro nella tecnica dell’olio su tela, introduce nelle sue ultime opere divagazioni moderne a matita per limitare la stucchevole leziosità iperrealista.
Il risultato è sorprendente, grottesco, quasi caricaturale.
Cesar Santos è uno di quegli artisti su cui non si deve dire molto, le sue opere parlano da sole.
Nei suoi quadri riesce a mantenere in un meticoloso lavoro di grande virtuosismo pittorico, l’innocenza del fanciullo, la voglia di giocare, di non prendersi troppo sul serio e di sorridere anche delle brutture del mondo,
sia di quello presente, sia di quello passato quando è stato rappresentato dai grandi maestri della pittura.
Nella sua serie di lavori “Syncretism” lo vediamo intendo a creare una sua versione delle opere dei mostri sacri della pittura, sempre con uno stile perfetto, ma atto a destare, oltre che la meraviglia, un piacevole sorriso in chi li osserva.
Picasso, Goya, Van Gogh, Pollok, Manet, Matisse tutti passano sotto le sue pennellate rivitalizzanti in quadri che più che citarli, quasi li sbeffeggiano benevolmente.
Dissacrante quel tanto che basta, Cesar Santos, vuole stupire, immaginando come i grandi maestri dei secoli passati avrebbero dipinto oggi i loro capolavori.
Ne vengono fuori opere imprevedibili.
Un artista interessante ed originale ed un articolo “sintetico” che spiega bene sia il punto di vista soggettivo dell’artista che l’analisi delle opere.
Le sue opere parlano da sole! Senza scendere in dettagli biografici ( http://mcarte.altervista.org/chi-siamo/ ), resta da dire che è un artista così bravo da riuscire ad essere camaleontico con una naturalezza impressionante