“Lady Godiva” – Collier – 1890 / Lefebvre – 1898

“Lady Godiva” – Collier – 1890 / Lefebvre – 1898

Lady Godiva – John Collier – 1890

Lady Godiva” è un nome che risveglia spesso fantasie erotiche per l’assonanza che soprattutto in italiano può associarlo a terminologie sessuali ed è stato usato per questo anche in letteratura e in film di qualità discutibile o completamente stravolta rispetto al personaggio storico. Lady Godiva è esistita ed era in verità una dama , moglie del conte inglese di Coventry. La leggenda narra che per convincere il marito a ritirare i tributi troppo onerosi , cavalcò per le strade del regno vestita solo del suo cavallo bianco. Da qui nasce il mito moderno della “valchiria nuda che cavalca a pelo di cavallo”, talvolta presente in scene sognanti di film o in fotografie.

Se il personaggio è realmente esistito nel I° secolo dell’anno mille, è possibile che sia invece leggenda la cavalcata nudista, sembra infatti che la dama abbia sfilato per le vie dei sobborghi denudata solo dei suoi gioielli. Questo però non ha impedito a Lady Godiva di divenire nel tempo simbolo di protesta e di chi si erge a paladino degli indifesi e degli oppressi.

La seducente leggenda di Lady Godiva, è stata dipinta da molti artisti, la versione più famosa è forse quella di John Collier del 1898, dove il pittore inglese immortalò la denudata dama con il virtuosismo pittorico che riservava ad  ogni sua opera. Nel quadro dalla pennellata realista, risalta magnificamente il contrasto tra la fierezza del cavallo e la vergogna della dama, nascosta solo dalla cascata dei suoi capelli color del rame.

Sensualissimo, il dipinto è trascurato nello sfondo di sapore medievale e le carni candide e indifese della giovane sono assolute padrone della scena. In questo modo viene esaltata la visione angelica, preraffaellita del Collier, che mette la donna in primo piano quale esempio di bellezza assoluta grazie anche al manto sul cavallo rosso carminio, di cui si ricopre quasi metà del quadro.

Lady Godiva –  Jules Joseph Lefebvre – 1898

C’è però un’altra versione di “Lady Godiva” in cui la qualità pittorica straborda da ogni trama della tela, quella di Jules Joseph Lefebvre del 1898.

Impressionante in ogni dettaglio, il quadro tende a mostrare la ricchezza della dama addirittura guidata da una serva,  seduta su una sella dorata e la sua nudità, la sua lucente bellezza e il suo timore nello sfilare nei luoghi del popolo, dove la luce a cui è abituata non arriva. Stupendamente descritto, il passaggio della dama sembra rischiarare la piccola strada in mezzo alle case annerite, lasciando una scia di luce che culmina con il cavallo bianco e le nudità della donna, sottolineati da quelli che paiono  colombe, quali scorta che risalta col loro pallore nel cupo delle abitazioni. Pezzo di rara bellezza è il cavallo che Lefebvre raramente introduceva nelle sue opere ma che dipinse con sicurezza tale da fargli contendere il ruolo di protagonista.

Perfetto anche nella descrizione del panneggio, Lefebvre ha in quest’opera l’unica pecca di avere  creato un’immagine così pulita da stuccare per la troppa eleganza e compostezza, tanto da esaltare la luce preziosa della dama ma da non dare il giusto risalto al paesaggio intorno, anch’esso in fin dei conti così perfetto, dalle linee così nette, fin troppo sublimemente dipinto per essere un sobborgo di povera gente. Il contrasto tra la bionda, algida contessa e una descrizione meno controllata emotivamente del contesto avrebbe forse portato ad un maggior coinvolgimento emotivo e ad una maggiore consapevolezza della portata dell’evento rappresentato. Ma Lefebvre non si contraddisse e con fedeltà assoluta allo stile accademico, creò perfezione ovunque, introducendo perfino lo sfumato leonardesco nella breccia di cielo sullo sfondo per dare la perfetta sensazione della tridimensionalità che si perde in lontananza.

Jules Joseph Lefebvre fu infatti uno dei grandi maestri dello stile accademico anacronista, lo si osserva in quest’opera dove non c’è la minima influenza di quelle che furono le tendenze innovatrici a lui contemporanee. Fu grande ritrattista e pittore di nudi femminili in gara con l’altro talento indiscusso dell’accademia William-Adolphe Bouguereau.

Lady Godiva –  Jules Joseph Lefebvre (particolare) – 1898

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