L’Arte ha voluto Jerry Zeniuk

L’Arte ha voluto Jerry Zeniuk

Jerry Zeniuk – Untitled N°349 – 2017

Perché non acquistare un quadro di Zeniuk?

 Per il prezzo troppo alto? E se potessimo aggirare questo problema, perché non farlo?

Miliardi di possibili risposte si affacciano alla mente, nemmeno molto cervelloticamente ricercate, certo spontanee, certo genuine. E allora, visto la facilità della risposta al quesito, capovolgiamo la domanda:

 “Perché acquistare un quadro di Zeniuk?”

Jerry Zeniuk – Untitled – 2018

Nell’era contemporanea, tra milioni di domande irrisposte e decisive, tra i vari problemi che normalmente affrontiamo nella nostra comune vita, si potrebbe prima di tutto chiederci perché farci anche questa, certo non essenziale (tranne che per Zeniuk e i suoi collaboratori) ai fini di una corretta e felice esistenza. Ma nel caso ancora voi non siate stati scoraggiati da queste riflessioni e volete porvi ancora tale domanda, noi per  onorare il vostro piacere, vi forniremo le possibili risposte.

Jerry Zeniuk è un artista di cui la vita supera l’Arte, o meglio , uno di quelli che è riuscito a fare della propria vita un’esistenza interessante da poterla definire essa stessa prima ancora dei suoi prodotti, opera d’Arte.

Jerry Zeniuk – Untitled – 1979

 Zeniuk figlio di rifugiati ucraini, già dalla nascita in Germania nel 1945, si presenta come uno che ha sbagliato posto e che avrà una vita particolarmente impegnativa, ma emigra negli U.S.A. nel ’50 e come per incanto raddrizza la sua esistenza. Qui tutto cambia e nel ‘69 si trasferisce a New York dove inizia a fare mostre. Dalla nativa patria dove lo avrebbe aspettato una dura vita di ricostruzione fin da lattante, Zeniuk si ritrova a dipingere monocromi e a vendere i suoi quadri nella grande mela. Ben presto torna in Germania, Olanda dove infine ottiene riconosciuti meriti con la sua pittura che da monocroma multitonale, si trasforma nel tempo in informale, sempre semplice, istintiva con grandi campiture di colori accesi.

 Infine negli anni 2000 l’altra svolta, la sua pittura premia il colore vivace, ormai preso primordiale dal tubetto e scelto tra i principali, senza sfumature, senza espressive pennellate, il semplice colore steso in cerchi neanche tanto curati, ordinatamente predisposti all’interno della tela.

Jerry Zeniuk – Untitled N° 156 – 1992

 La pittura di Zeniuk diviene come non  mai pura, puerile, gioiosa, cromaticamente curativa per lo spirito. Non si avverte nell’artista la volontà di chi  vuole sopraffare la materia, il mondo che lo circonda, la sua voglia di imporsi, ma quella di comunicare gioia e spensieratezza, abbassando le soglie della competitività che al contrario una figurazione impegnativa potrebbe portare a chi osserva.

 L’opera di Zeniuk, tranquillizza la mente, anestetizza i sensi, annulla i conflitti e come molte opere contemporanee ha il suo punto di forza nell’annullare i complessi di inferiorità che possono causare le opere d’Arte vere.

Damien Hirst – Untitled (with Black Dot) – 1988

 Si potrebbe obbiettare che questo ciclo di opere ricalca quello che il già contestato artista inglese Damien Hirst ha proposto addirittura venti anni prima, ma sottolineando questo plagio si rischierebbe allora di dare all’opera di Hirst un risalto immeritato.

Zeniuk è un esempio, una testimonianza che prima di tutto bisogna essere nel posto giusto al momento giusto, un monito e un incoraggiamento ad ogni artista o presunto tale, ed è un consiglio per loro: “Non vi affannate troppo, l’Arte se vuole, quando vuole, vi prenderà tra le sue braccia qualsiasi cosa voi vorrete dipingere, che sia Arte o no, che siate artisti o no.”  

Jerry Zeniuk – Untitled – 2005

        

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