Paul Brown è un artista statunitense della Carolina del Nord classe 1967, che dalla metà degli anni ’90 vive e lavora a Londra riscuotendo grande successo in tutto il mondo.
La sua pittura è iperrealista, con una piacevole tonalità calda di fondo che la rende meno distaccata e più umana.
La tradizione iperrealista inizia in America e fin dai tempi degli anni ’70 cresce, si ramifica suggendo linfa sia dalla contestualità contemporanea, in modo da essere sempre attuale, sia dalla pittura di classiche nature morte.
Paul Brown si concentra sulle nature morte divagando talvolta in rappresentazioni di nudi femminili. Tra i suoi quadri figurano anche paesaggi, campagne, non all’altezza però della spettacolarità delle sue composizioni di Stll Life.
E’ infatti nella pittura dei soggetti in studio sapientemente posati che ottiene i massimi risultati, dove con calma e riflessione può rielaborare su tela e può concentrarsi sui dettagli fra le protettive mura amiche.
Tutto questo si nota, lo si avverte e un senso di caldo benessere ci pervade nell’osservare i suoi dipinti.
Cultore dell’ortaggio, predilige la cipolla, ma non disdegna agli e frutta, o la classica ciocca d’uva. E’ un dato di fatto però che nessuna cipolla vi sembrerà mai così attraente come quelle dipinte nei quadri di Paul Brown.
I vetri, i riflessi per Brown non hanno segreti, ma è soprattutto nelle polveri che impreziosiscono le sue bottiglie di vino che si esalta e si rivela come stupendo pittore.
Nei suoi quadri sembrano convivere moderno e antico, frugalità e ricchezza.
Sia nei soggetti, che dall’ortaggio passano alla bottiglia di vino d’annata francese, sia nello stile, freddo nei vetri, caldo nella pittura dei materiali organici, viventi o vissuti, Brown dimostra di saper comunicare con una sensibilità molto forte la differenza esistenziale dei corpi.
Così anche i cesti di vimini e le impugnature in sughero hanno calore e si contrappongono alla fredda materia del carbonio di cui sono fatte le canne da pesca e anche la sterile plastica esalta il liquido rosso ancora vitale di succo di pomodoro che contiene.
Stupende contrapposizioni emotive prendono il sopravvento sulla perfetta qualità pittorica quando susine fragranti sono accostate al freddo piatto di ceramica ed entrambi i soggetti acquistano una luce sfolgorante.