E’ possibile creare sculture con materiali fluttuanti e morbidi come il cotone? Certamente sì, Paul Hazelton, artista britannico nel 2011 crea “Cotton Woolly Rhino”in cotone e filo. Non vi impressiona? Già visto? Allora andiamo oltre….
E’ possibile scolpire la polvere? Materia leggerissima, antipatica, inconsistente ma sempre presente, palpabile ma fluttuante, immateriale eppure così fastidiosamente tangibile. Paul Hazelton ci dimostra di sì.
Polvere domestica, ragnatele, capelli umani, filo trasparente, questi sono gli ingredienti delle sue sculture, ovviamente eteree e delicatissime.
Hazelton dà forma ai suoi fantasmi, alle sue paure, al suo mondo incantato, con questi materiali che non potevano essere più indovinati.
Forse un po’ trash, a tratti macabro, il lavoro di Hazelton sorprende non solo per i materiali usati, ma anche per i soggetti: falene, teschi, fantasmi, la morte, descritta nell’attimo del distacco dell’anima dal corpo.
I temi trattati da Hazelton si intonano perfettamente ad un materiale che da sempre è il simbolo del disfacimento, del tempo passato, del ricordo, della morte.
Hazelton crea sculture in miniatura, alcune di pochi centimetri, altri di qualche metro, minuziosamente ne trasforma le fattezze, ne sfrutta la trasparenza, accentuando con i suoi soggetti, l’emotivo richiamo al tempo passato già insito negli immateriali batuffoli di polvere, al fluire della vita, del macabro avvicinarsi alla fine della persistenza dell’anima nel corpo e al suo naturale declino fino a ridivenire appunto polvere.
Ma non si ferma qui.
E’ possibile creare una scultura di polvere dentro il bulbo di una lampadina?
Hazelton ci riesce e crea i suoi fantasmi, le sue falene, i suoi tornadi di polvere anche all’interno di lampadine, minuscoli, questa volta più protetti e in vista, non più simbolo di morte e disfacimento ma portatori di luce.
Ma c’era la necessità di creare queste sculture?
….e ancora…..
….Ha un senso scolpire la polvere?
Per Paul Hazelton ha un senso e lo fa, ognuno dia la sua risposta.