Sebastian Errazuriz – Social, politica e PC nel Pop Neoclassico

Sebastian Errazuriz – Social, politica e PC nel Pop Neoclassico

Sebastian Errazuriz – The Prophet (Steve Jobs)

Il lavoro di Sebastian Errazuriz, artista cileno naturalizzato statunitense, pone in primo piano problemi di importanza mondiale, quali l’introduzione della tecnologia, i suoi effetti sull’economia e sulla felicità dell’essere umano e anche quello dell’uso della tecnologia in ambito artistico.

Sebastian Errazuriz ha realizzato una serie di sculture che ritraggono alcuni dei personaggi più influenti e famosi della nostra epoca, Vladimir Putin, Xi Jinping, Donald Trump, Steve Jobs, Mark Zuckemberger, Elon Musk, Edward Snowden. Perfettamente riconoscibili, sono stati rappresentati in pose e ambientazioni neoclassiche, in situazioni che assieme al titolo, non lasciano dubbi sulla posizione critica dell’autore.

Steve Jobs è stato definito “Il Profeta” nella sua mostra intitolata “L’Inizio Della Fine” in quanto la tecnologia dei moderni pc, iniziata con lui,  si è diffusa al punto da minacciare la perdita di metà dei posti di lavoro attuali, nei prossimi anni. Le posizioni di Sebastian Errazuriz al riguardo sono catastrofiche, non solo per l’impatto dei pc e della tecnologia sul commercio e l’economia, ma è critico anche verso l’evoluzione della politica mondiale e il suo riflesso sul nostro attuale stile di vita.

Sebastian Errazuriz – The Police State (Vladimir Putin, Xi Jinping, Donald Trump)

L’impatto tecnologico sulla popolazione è un aspetto che Sebastian Errazuriz descrive come tra i più deleteri. I “social” al pari della commercializzazione sulla rete di qualsiasi tipo, sono visti come portatori di disumanità, quindi pericolosi per la razza umana e per i rapporti interpersonali.

Accanto a questi timori certo non privi di fondamento, Sebastian Errazuriz lancia l’allarme su un probabile, possibile “status quo” della politica, a dire il vero ancora lontano dall’attuarsi. Nell’opera “The Police State” Vladimir Putin, Xi Jinping e Donald Trump sono rappresentati su un eventuale  podio, con al centro il presidente cinese e ai lati gli altri due capi di stato senza mani, a sottolineare una ipotetica predominanza asiatica futura nella politica mondiale.

C’è poi il monumento ad Edward Snowden  “The Collapse of the Resistance” che rappresenta l’informatico attivista quale ormai salma, simbolo della morte della libertà di pensiero imminente, ed altre ancora.

Sebastian Errazuriz – The Collapse of the Resistance (Edward Snowden)

La critica di Sebastian Errazuriz esula dal realismo per tuffarsi nel pessimismo più spinto ma non si può affermare che sia priva di fondamento, è forse più costruttivo interpretarla come un avvertimento da prendere in considerazione riguardo a certi pericoli sociali che, se si eccede in certi atteggiamenti potrebbero diventare di grandezza considerevole.

C’è poi da sottolineare che paradossalmente tutte queste opere sono state realizzate con la tecnica della scultura tridimensionale su pc, con moderni programmi di grafica e concretizzate con stampanti 3d per essere poi solo rifinite manualmente. Insomma, anche Erruzuriz, se da una parte critica i processi contemporanei legati ai pc quali deleteri, poi li usa, e nel fare questo, tralascia i loro aspetti positivi.

Sebastian Errazuriz – The New Opium (Mark Zuckerberg)

Infine, sorge evidente il problema legato alla qualità artistica piuttosto che concettuale delle sue opere. Si pone, come per altri (tra i più famosi Damien Hirst) il quesito se questa sia Arte, quell’Arte con la “A” maiuscola o se sia solo una mera rappresentazione robotizzata, quindi fotocopia 3d, quindi semplice prodotto commerciale, una delle tante rappresentazione come quelle che abbiamo già visto in attrazioni da Luna Park . E’ un dato di fatto che la qualità dello scolpito non è notevole e non va oltre una somiglianza dei modelli originali, non c’è virtuosità nè la dimostrata capacità di andare oltre quelli che sembrano stilizzati manichini con sembianze riconoscibili.

Sebastian Errazuriz pone problemi reali e interessanti, si salva dal vuoto rappresentativo soprattutto per questa critica Pop contemporanea. Fa riflettere, purtroppo fa parte di quella schiera di artisti che non dà soluzioni, prende solo atto di un deleterio processo in corso a cui tra l’altro partecipa, usando i mezzi criticati per modellare le sue sculture.

Sebastian Errazuriz – Exile and Escape (Elon Musk)

Osservando le sue opere la domanda che ci viene in mente è: “Arriverà il giorno in cui gli artisti non solo porteranno all’attenzione della gente i problemi esistenti ma, comunicheranno anche le loro soluzioni?”

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