Stefanos – L’Arte Greca oggi

Stefanos – L’Arte Greca oggi

10847801_810699848999760_5022855034266470217_nL’Arte che mi piace è l’Arte che riflette il contemporaneo parlandone senza paura, sfidando il buon senso, il timore della critica, il facile consenso ricercato nel luogo comune, nel riproporre quello che sicuramente sarà accettato come opera artistica perché si incastona perfettamente nel panorama pseudo-rivoluzionario proposto dagli intellettuali addomesticati, dai politicanti e dai mercanti accondiscendenti allo “status quo”.

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L’Arte che mi piace si trova in pillole nel nostro universo, non passa, è cassata dai galleristi che si rifugiano in progetti di installazioni vuote concettualmente o rivolte ad un pubblico più attento alla propria emotività piuttosto che al mondo reale.

stefanos-euro-banknotes-13L’Arte che mi piace è anche quella di Stefanos, artista greco ventinovenne di cui non si sa molto, immerso nel drammatico contesto storico che sta vivendo il suo popolo, una crisi economica frutto di politiche sbagliate sia dei suoi amministratori che, e questo è ancora più grave, di quelli che si fanno passare per i loro salvatori.

stefanos-euro-banknotes-10Stefanos cerca di diffondere il suo dissenso ed essendo un artista poco può fare con i mezzi che ha a disposizione, quindi si pone la domanda: come si può far circolare un’idea velocemente? Qual è il maggior problema del mio popolo? La risposta è il denaro, quella sporca invenzione che istituita per facilitare il compito dei mercanti ne è diventata il padrone, come in seguito di tutti gli uomini.

Senza titolo-1 copia.jpgdvgdfgdfStefanos, ispirato dal suicidio di un suo connazionale per motivi economici, riversa il suo dramma sul denaro, disegnando sulla sua prima banconota da 100 euro uno schizzo per ricordarne la storia.

stefanos-euro-banknotes-16Stefanos in una sorta di contrappasso condanna lo stesso denaro a farsi portatore del suo messaggio politico, economico, sociale con la speranza che non si diffonda solo all’interno della Grecia ma superi i confini e venga percepito anche negli altri paesi membri dell’Europa che della Grecia rischiano di seguire lo stesso percorso.

stefanos-euro-banknotes-5Stefanos prende le banconote, ci disegna, esprime il disagio che chi le usa prova ormai nel maneggiarle e le libera nel mercato comune.

stefanos-euro-banknotes-7Stefanos anima le maledette banconote  con personaggi che sembrano usciti dai graffiti di Keith Haring per la loro sintetica semplicità delle linee e trasforma i palazzi simbolo della Banca Centrale Europea in luoghi di delitti, di fuga, di suicidio, dove la morte con la falce in mano attende padrona della situazione.

stefanos-euro-banknotes-18L’Arte è messaggio e questo è il suo messaggio, una richiesta di aiuto e una denuncia verso i politici greci ma anche verso la Comunità Europea, la fantomatica Europa, unica confederazione di stati di cui i membri che ne fanno parte rischiano da più di un decennio il fallimento per delle regole interne decise di comune accordo o di palese sudditanza.

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