Vladimir Veličković – Uomo in fuga

Vladimir Veličković – Uomo in fuga

Vladimir Veličković

Vladimir Veličković nasce nel 1935 a Belgrado. La sua pittura è espressione della sua biografia, che lo vede protagonista di eventi spesso tragici da cui ad un certo punto fugge per rifugiarsi nell’accogliente Francia, dove trascorre molti anni e raccoglie fama e onori.

Dagli orrori nazisti della Seconda Guerra Mondiale, al regime comunista, Veličković incamera una serie di immagini terribili che riversa incessantemente nei suoi lavori.

Vladimir Veličković – Le Pas – 1972

La cromia ridotta all’osso, la grafica tagliente, il contrasto netto bianco-nero, ne fanno opere drammatiche in cui l’unica possibilità di uscita è una fuga disperata. Infatti uno dei soggetti ricorrenti è l’uomo che corre visto di schiena, ma ci sono anche animali, topi, intrappolati, ridotti a cavie ovvia simbologia dell’essere umano e dello stato in cui può sentirsi in certi periodi, situazioni.

Vladimir Veličković

Così anche l’essere umano stesso è rappresentato, distorto, inerme o carico di dolore e frustrazione, tormentato e spesso accompagnato solo dal rosso del sangue che si fa cromaticamente strada tra i grigi predominanti. L’azione, il disperato tentativo di fuga è protagonista, come talvolta la simbologia religiosa intesa come avvento di morte e rassegnazione al dolore.

Vladimir Veličković – 1978

Neanche quando si trasferisce a Parigi si assopisce la sua tragica pulsione creativa, forse perché perseguitato da avvenimenti e guerre che si susseguono nella sua terra, abbiamo infatti negli anni ’90 la Guerra dei Balcani con la strage fratricida di Serbia, Bosnia e Croazia.

Vladimir Veličković – Le Chien – 1978

 Sempre vicino al suo popolo in spirito, ne segue la sorte drammatica dall’estero senza risparmiare di rappresentarne la interna, vissuta tragedia, cosciente di non poter intervenire in alcun modo.  L’Arte di Veličković è una riflessione sul genere umano e la sua capacità di creare orrore, spettatore si descrive come impossibilitato a cambiare gli eventi, persino a pensare di farlo, l’unica possibile azione è la fuga in un reale “si salvi chi può” giustificato da una  ferocia illogica e incontrastabile.

Vladimir Veličković – Rat

Tra gli ispiratori di  Veličković c’è Eadweard Muybridge (1830-1904), studioso e fotografo impegnato nello scoprire le possibilità applicative della fotografia. Gli studi sul movimento cristallizzato in varie foto che è poi anche all’origine dell’Arte futurista, è presente in tutte le opere del pittore slavo, dove non c’è mai la staticità ma un continuo rimando ad una tentata o riuscita azione in divenire, fulminea, di fuga, di ribellione.    

Vladimir Veličković

              

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.