Fabio Mario Puelli vive e lavora a Milano.
Pittore, dipinge e crea mondi grotteschi dove troviamo riversati voglie, critiche, ironiche scene che molti vedendole troveranno familiari, quasi a rispecchiarsi in ciò che è in fondo ai nostri pensieri, ai nostri desideri.
“La mia è una pittura istintiva nel senso che rappresento gli istinti primordiali universali e comuni a tutti gli animali: fame, sete, paura, rabbia e sesso. Il tutto in un ambiente polveroso e indistinto. Qualche volta smorzo la crudezza di alcune scene con la magia del sogno.”
Fabio Mario Puelli
Surrealista dalla felice pennellata lirica, Puelli già col suo stile pittorico degno di uno Squillantini, ci introduce in un mondo onirico, fiabesco, rarefatto ma allo stesso tempo deciso da altrettante pennellate massicce e sicure che ne sottolineano le scene, i personaggi, la loro costruzione ironica.
Fantasioso come forse Possenti fu, sardonico e spietato critico dei corrotti costumi contemporanei come un Grosz dei nostri tempi, Puelli ci trasporta in atmosfere di secoli passati, decameronesche, dove i suoi personaggi sono interpreti dei vizi e delle virtù attuali.
Dame, principesse, gonfi uomini d’alto rango, affollano le sue tele in un continuo carnevale, spesso grottesco ma anche sensuale e disinibito, si riuniscono intorno a tavoli nelle “Cene” dove più che mangiare sembrano spartirsi i frutti dei loro misfatti oppure fuggono su traballanti vascelli rifugiandosi lontano dal luogo dei loro raggiri.
“Molti mi hanno chiesto da dove traggo i temi dei dipinti, non lo so, vengono e basta, non mi è mai capitato di dirmi: ‘Oggi dipingerò un vaso di margherite oppure una fila di sdraio’. NON PENSO SEMPLICEMENTE DIPINGO. Mi capita di piantare un quadro per iniziarne un altro suggeritomi da quello che stavo già facendo e che niente ha a che vedere col nuovo concepito.”
Fabio Mario Puelli
C’è ovviamente molta politica e aspra polemica nei quadri di Fabio Mario Puelli condita con la spensieratezza e la rassegnazione di chi sa che i suoi personaggi continueranno in ogni caso a vivere in quel modo fino a che potranno.
C’è molto fascino nelle sue dame e principesse che anche se a volte sono abbigliate in modo da sconfinare nel volgare erotismo, mantengono invece atteggiamenti pudichi che ne amplificano la capacità attrattiva.
Essenziale è però la sua pittura, che personale e intensa, sovrasta le tematiche altrettanto interessanti e anzi, ne incoraggia la nostra approfondita indagine, sospinti da una gradevole predisposizione emotiva.