La donna diva di Cinzia Pellin

La donna diva di Cinzia Pellin

Cinzia Pellin – Me – 2012

Giovane artista di Velletri Cinzia Pellin offre una pittura in cui, dice lei, vuole rappresentare la bellezza.

In effetti i suoi volti di donna sono l’incarnazione dell’ideale della bellezza propostaci dalle modelle delle pubblicità, della televisione e riviste, forse per questo motivo non è amata da una parte del mondo degli artisti che la reputano troppo commerciale, impostata su un filone rappresentativo di facile presa sul pubblico.

Cinzia Pellin – Nannarella II


Premiata invece dal mercato, la Pellin rivela una ottima tecnica nel suo stile levigato, sfumato in tonalità di grigio e bianco con il quale esprime un ideale estetico archetipo del femmineo estremizzato fino all’eccesso, dove la minima imperfezione è assente, arrivando all’atto sacrilego di dipingere il ritratto di Anna Magnani senza rughe.

Cinzia Pellin

La pelle marmorea e trasparente dei suoi enormi visi è accesa solo dalle labbra ottimamente dipinte di un rosso incandescente ed il colore degli occhi di solito verdi o azzurri, curatissimi, come i capelli e le ciglia.

Che si ami o che si odi la pittura della Pellin incarna una immagine stereotipo del nostro tempo: la donna bellissima ma fredda e calcolatrice nei suoi toni di grigio, rallegrata dai colori che fungono da richiamo in un mondo dove l’apparenza conta ormai più della sostanza.

Cinzia Pellin – Tatoo

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