L’artista serba MARINA ABRAMOVIC ci mostra un’immagine forte, protagonista della Biennale di Venezia nel 1997, questa è la sua performance o istallazione: lei seduta su un mucchio di ossa di mucca ancora sanguinolente con brandelli di carne attaccati, con tutti i suoi odori e sapori di putrefazione. Come si può rappresentare la morte, la guerra, il massacro di popoli? Forse questo è un modo, una donna dalle vesti ormai non più bianche che piange il suo dolore in cima ad un mucchio di ossa, le stringe, cerca di pulirle con una spazzola, forse questo è un modo per rendere l’idea, affinchè si capisca cosa ci attende imboccata la strada della guerra, dove le ossa non sono quelle di mucche ma di persone.