Artista cinese del 1962 approdato all’Arte come professione dopo una vita nomade e dedicata contemporaneamente ad altri lavori più profani, Yue Minjun fa parte del “Movimento Realista Cinese” cresciuto alle soglie del 1989 e sviluppatosi velocemente come l’economia della Cina.
I Quadri e le sculture di Minjun, che differiscono di poco nella tematica o nell’esecuzione, ci mostrano un approccio fortemente critico nei confronti della cultura cinese, un attacco al pensiero esistenziale di questo popolo come mai l’Arte aveva visto prima.
La critica al governo cinese è fortissima anche se velata da uno spropositato sarcasmo e indiretta, perché rivolta principalmente al popolo, al suo essere rassegnato nell’accettare un regime non ancora democratico e con molte ombre.
I soggetti dei quadri di Yue Minjum sono personaggi-manichino che hanno il suo stesso volto, fatti in serie, con espressione simile, mostrano centinaia di denti nelle bocche spalancate in falsi sorrisi accondiscendenti: teste sorridenti piene di palloncini, uomini che affogano sorridendo mentre gli spettatori li fotografano, teste sorridenti piene di acqua dove qualcuno nuota, uomini che giocano con la propria testa sorridente, altri che sorridendo giocano alla guerra
mentre alle loro spalle ci sono elicotteri e aerei veri, uomini sorridenti davanti ad un sorridente plotone di esecuzione che imbracciano un fucile invisibile, uomini che sorridono mentre si colpiscono le parti genitali oppure sorridendo volano sul dorso di oche in posizioni precarie.
Il messaggio che avvertiamo è quello di una catastrofe imminente, un pericolo nascosto da una risata non si sa quanto falsa o realmente incosciente, forse l’unico modo di sopravvivere ad un ipotetico incubo emotivo, forse l’unica possibilità di esorcizzare una situazione drammatica e trovare la forza di vivere senza la possibilità di cambiare le cose.
La critica sociale allo stereotipo culturale del suo popolo nasconde la critica alla politica della classe dirigente cinese e passa tra le maglie censorie imponendosi nel mondo artistico, in modo diverso dall’altro artista Ai Weiwei che invece urla il suo dissenso per entrambi con gesti eclatanti pagandone le conseguenze con arresti, percosse e una condizione di esiliato in patria.