Giovane artista americana del New Mexico, si laurea in Belle Arti alla Northern Michigan University con lode. Vive e lavora a Santa Fè dove si perfeziona nell’uso delle tecniche di fusione del bronzo e la lavorazione della ceramica e della terracotta.
Kristine Pool subito dopo gli studi si lascia coinvolgere dalle luci dello spettacolo, cambiando genere artistico ma senza mai cambiare direzione intenzionale. Fonda il “Body Flight”, insegna e crea coreografie, affascinata dalle linee che i corpi possono assumere, dalla disposizione nello spazio dei pieni e dei vuoti.
Torna alla scultura, predilige l’argilla, e applica tutto quello che ha imparato sui corpi dalla danza nel modellato, conscia che l’anatomia umana è comunicazione così come nella danza così come nella scultura.
Il suo credo è assoluto riguardo alla esternazione della sensibilità , dei sentimenti attraverso i corpi. La tensione dei muscoli, la postura, l’espressione, sono per la Pool mezzi per descrivere stati d’animo di ogni essere umano.
Nelle sue sculture si lancia in pose che possano comunicarci attraverso una anatomia spettacolare e limpida, ciò che lei vuole. Come in un momento statico della danza, i suoi soggetti, praticamente tutti femminili, si gelano nell’attimo in cui sentono di poter comunicare al massimo grado un sentimento.
Da sottolineare che, perfetta conoscitrice della muscolatura e dell’anatomia femminile, la riproduce stupendamente, tangibile, sensuale, concreta e spesso aggiunge ricami o decorazioni sulla pelle delle sue creazioni come fossero monili, oppure tatuaggi o incisioni, segni distintivi.
La Pool sorprende per una particolarità delle sue sculture: la accentuata cura nella parte posteriore delle muscolari ed eleganti schiene. Lei, dalla quale essendo donna, ci si aspetterebbe mettesse in risalto altri dettagli, invece le cesella, al contrario di altri scultori come Michelangelo, le dota di anima, lei che essendo donna dovrebbe invece essere abituata a vedere la propria parte femminile di fronte.
Sono molti gli scultori che tralasciano di approfondire la parte posteriore delle opere, come era d’uso fino al XV° secolo. In seguito si è fatta spazio una visione a tutto tondo che è perdurata anche nella scultura contemporanea ma, anche tenendo conto di questo, la Poool si distingue nel rendere protagoniste le schiene. Le sue schiene si flettono plastiche, rivelando la potenza dei muscoli di ballerine e la loro allenata grazia.
Infine, la Pool spazia oltre la comunicazione corporea e per enfatizzare personali sensazioni, dota i suoi corpi di teste animali. Satiri, numi, allegorie antropomorfe si materializzano dalla creta a grandezza naturale.
La Pool ha già ottenuto grandi riconoscimenti in America, il suo tratto distintivo è inequivocabilmente la possibilità di riprodurre la sensuale anatomia femminile in maniera eccellente.