Josè Molina – Morir Para Vivir
Di strabiliante tecnica è dotato Josè Molina, questo il primo pensiero che pervade la mente di chi osserva per la prima volta le opere dell’artista spagnolo. Perfezione di descrizione nel disegno, veridicità nel chiaroscuro e nella definizione dei riflessi, grande talento indiscusso nell’uso della matita grassa.
“……..Il mio lavoro oscilla tra questi due poli, realismo-surrealismo. Per me la tecnica non è qualcosa fine a se stesso, molti rimangono colpiti da quello …, per me questi esseri così strani devono essere allo stesso tempo reali, come se stessi documentando qualcosa. L’arte proviene dalla realtà, poi ognuno trova il suo personale linguaggio di narrazione….” Josè Molina
“Morir Para Vivir” è il titolo della sua prima raccolta di disegni datata 2002, è in quell’anno che abbandona la sua carriera di Art Director per dedicarsi interamente alla divulgazione della sua idea di Arte. Da lì Molina continua incessantemente a creare altre raccolte, offrendosi con successo in varie occasioni in mostre ed eventi internazionali.
Le opere grafiche di Josè Molina stupiscono anche per i soggetti impensabili, assurdi, le costruzioni fantastiche, gli accostamenti grotteschi, le allegorie, puntuali osservazioni riportate su carta di ciò che prima o poi sfiora la nostra mente, Josè Molina gli dà spazio, li materializza, materializza le sue e le nostre paure, pensieri, speranze, ma lo fa in modo impensabile ed i risultati sono spettacolari.
Cresciuto nella Spagna franchista Josè Molina classe 1965, si sente impegnato anche politicamente e sente la responsabilità dell’Artista capace di comunicare avendo i mezzi per farlo, che quindi deve scegliere bene come dare il suo contributo al pensiero collettivo, ma la maggior parte dei suoi lavori sono incentrati sulla rappresentazione dell’inconscio, una indagine in se stesso che si riflette nella collettività.
Surrealista puro, è sorretto in ogni sua immagine dalla tecnica che le rende credibili nell’assurdità della costruzione dei soggetti. Le distorsioni metamorfiche, le costruzioni dei volti ottenute con l’incastrarsi di parti anatomiche completamenti avulse, l’idealizzazione dei concetti espressi attraverso impensabili particolari figurativi, ne fanno un artista tutto da scoprire anche se già apprezzato a livello internazionale.