Egon Schiele – Donna Con Turbante Verde – 1914

Egon Schiele – Donna Con Turbante Verde – 1914

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Egon Schiele – Donna Con Turbante Verde – 1914

 

Egon Schiele (1890-1918) pittore austriaco, muore a soli 28 anni. Una vita intensa, vissuta troppo sopra le righe per passare inosservata, una produzione artistica ricca, innovativa, libera da pregiudizi e inibizioni che gli frutta il plauso di mercanti e collezionisti, la condanna di benpensanti e tribunali.

Uno dei suoi classici disegni stranamente poco conosciuto è questo “Donna Con Turbante Verde” del 1914.

La posa assunta dalla modella, forse la fedele Wally, è una di quelle che lo hanno reso celebre; sensuale, conturbante, contorta, lascia poco all’immaginazione ed eccita il genio creativo di Schiele poco più che ventenne. A cavallo tra la Secessione Viennese e l’Espressionismo tedesco, Schiele si impone soprattutto per il suo stile innovativo nel disegno.

Immancabile la linea di contorno a carboncino, forse ispirata dallo studio delle stampe giapponesi, risalta sullo sfondo chiaro, scolpisce i tendini, le sporgenze delle ossa, gonfia i muscoli tesi rendendo inutile il chiaroscuro che Egon Schiele raramente usava: le ombre, la luce non lo interessano, a lui interessa descrivere la carne.

Allievo di Klimt che già aveva iniziato a scardinare l’impostazione classica della figura, Schiele ne prosegue il cammino e senza abbandonare la giusta costruzione anatomica delle modelle, ne enfatizza quei particolari che più lo interessano. La linea nervosa di contorno, si fa descrittiva soprattutto nella posa delle mani, sensuale, indagatrice, non lascia spazio a sfumature, anche i colpi di colore e le colature di acquarello servono per rivelare la pigmentazione più accentuata della pelle piuttosto che per mettere in evidenza la luce e l’ombra.

Le donne di Schiele sono sensuali, giovani, malsane, hanno in sé il decadimento del tempo in cui vivono: la fine dell’Impero Austro Ungarico, l’avvento della prima guerra mondiale, sembrano invitarci a consumare subito una gioia terrena in vista della catastrofe imminente. Così Schiele le rappresenta come potrebbe descrivere il suo tempo, la società in cui si muove.

Al contrario Schiele sopravvisse alla guerra ma non all’epidemia che ne seguì, quando ormai sposato con una donna dell’alta borghesia, i suoi lavori riflettevano una stabilizzazione emotiva che lo attraeva verso soggetti meno espliciti, ma anche meno caratteristici ed intensi.

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