Luigi Lanotte è un artista di 35 anni, originario di Barletta, dalla pennellata vibrante e uno stile interpretativo personale che prende spunto dalla pittura figurativa del secolo passato per poi affacciarsi in una condizione espressiva più contemporanea.
Nei suoi paesaggi si assapora tutta la qualità della pittura postmacchiaiola. Scorci di vie, piazze, palazzi, sono trattati con sicurezza e una pennellata veloce ma incisiva, descrittiva, intensa, una padronanza dello spazio pittorico e della luminosità notevole.
Uno dei soggetti che preferisce è la natura morta. Con colpi di spatola o pennellate, la interpreta in modo vibrante, accostamenti di tonalità cromatiche leggere apportate però con una discreta matericità pittorica.
La tranquillità acquisita tramite una evidente, rigorosa applicazione alla pittura dal vero, gli permette di spaziare oltre il soggetto per esaltare quelle qualità di contrasto dei metalli, dei riflessi, che esplodono in tocchi di candido bianco tra le atmosfere rarefatte.
Un’altra delle sue qualità è l’esprimersi al meglio nei ritratti.
Con una pennellata decisa, senza ripensamenti cromatici, riesce a cogliere l’intima espressione dei soggetti, eludendo l’accademica descrizione dei volti, ma anzi facendo largo uso di quello che possiamo definire “il sottinteso”.
Non il “soggetto sottinteso”, espediente allegorico per rappresentare significati spesso censurabili, ma la capacità di non completare le figure lasciandone ampio campo alle ombre, facendo in modo che i volti , le anatomie, anche se appena accennate riescano a darne comunque l’idea completa.
L’occhio umano infatti tende a completare i soggetti con le immagini che è solito avere quotidianamente davanti, in questo caso, un accenno dei dettagli del volto è pienamente sufficiente affinchè l’osservatore abbia in realtà il quadro completo.
Tecnica assai difficile per risultare efficace, ma molto interessante, con la quale Luigi Lanotte si trova a suo agio.
Altrettanto interessante è la sua interpretazione nella pittura di anatomie e di interni, con una veloce esecuzione fatta di pennellate decise alternate ad altre dall’andamento più rarefatto.
Luigi Lanotte riesce a rendere l’intimo sentimento delle scene, senza doverne cogliere i particolari, senza dover assecondare le preferenze di un certo tipo di pittura contemporanea rivolta alla riproduzione dettagliata.
La Pittura di Luigi Lanotte cerca di fissare sulla tela non gli oggetti, non i personaggi ma le sensazioni che questi possono suscitare e, tra i giochi di ombre ed espressioni assorte, ci riesce.
Eccellente, non lo conoscevo, grazie!
Si sta facendo conoscere 🙂
In bocca al lupo per la tua mostra Giuliano! ——-> http://mcarte.altervista.org/giuliano-besio-ruggine/