“Ognuno di noi ha qualcosa da dire, non solo verbalmente.
Il nostro corpo dice più di quanto non sembri,
le nostre movenze,
i nostri gesti,
i nostri sguardi esprimono ciò che a parole non riusciamo o non vogliamo dire in altra maniera.
Come l’acqua, prendo la forma del Desiderio altrui.”
Flavio Di Nardo.
Flavio Di Nardo nasce in Svizzera nel 1979. Fotografo, usa l’obbiettivo per indagare ideali emotivi consistenti somatizzati in corpi femminili, attraenti, ma soprattutto fortemente sospinti nel rivelare la loro fresca, conturbante sensualità.
Flavio Di Nardo è un maestro nel riuscire a mettere le modelle nella condizione di esprimere liberamente i propri sentimenti e nell’amplificarli, nel caricarli con un contorno scenografico esaltante.
Certamente sensuale, mai volgare o sgraziato, anche se per alcuni soggetti, si potrebbe classificare sull’orlo del sado-maso, Di Nardo, è decisamente affascinato dal “Bondage” quella tecnica ludico-estetica, di solito associata all’erotismo estremo.
Il “Bondage” fu portato alla conoscenza delle masse e degli amanti della fotografia inizialmente da Nobuyoshi Araki (Tokio, 1940). A partire dagli anni 70, le foto di questo genere ebbero subito una notevole diffusione.
Araki però ne discoprì senza pudori la qualità più materiale, oltrepassando quella linea ideale oltre cui l’Arte diventa anche pornografia. Fu infatti condannato, ma mai recluso e le sue foto le possiamo trovare in importanti musei tra i quali la Tate di Londra.
Altro fotografo affascinato dal “Bondage”, è Hikari Kesho (Padova 1958), che Flavio Di Nardo si è sentito di omaggiare con una foto a lui dedicata.
Tra i lavori più interessanti di Flavio Di Nardo spuntano collaborazioni con Saturno Buttò, affermato artista, dalla tecnica eccellente e dai temi certo mai banali.
Flavio lo ha seguito nella realizzazione ancora in corso del ciclo di opere “Il Giardino delle Delizie”, ispirato al pittore fiammingo Hieronymus Bosch. Il progetto prevede la ripresa di ogni set delle sedute di posa, in una delle quali, lo stesso Di Nardo si trova come modello. Ne sono nati dei video di cui ha curato le musiche, la regia, le immagini.
Video —-> Seduta di posa X “IL GIARDINO DELLE DELIZIE” da “H. Bosch”, particolare de”Inferno Musicale”.
https://vimeo.com/112428494
Video —-> Seconda parte della seduta di posa X “Il Giardino Delle Delizie” da “H.Bosch”, particolare de “L’Inferno”.
https://vimeo.com/136546491
Falvio Di Nardo ha poi continuato la sua collaborazione con Buttò con ritratti fotografici del maestro veneto e un video a lui dedicato.
Video —-> Valchiria- “Hommage à Saturno Buttò”
https://vimeo.com/122649134
La sua condizione espressiva naturale è però l’esaltazione della bellezza del corpo della donna. Riesce a descriverlo mantenendosi su atmosfere mediamente sobrie, non avendo necessità di arrivare al pieno svelamento del suo mistero per donarci Arte.
La centralità della sua attenzione è focalizzata su una fisicità perfettamente messa in evidenza da una grande tecnica, ma anche sulla sensazione di poter dare tattile matericità all’emotività femminile.
Le sue modelle mostrano l’anima dietro le maschere che ne celano i volti, ne coprono gli occhi, costrette e necessarie a convogliare ogni loro energia spirituale nei dettagli del viso che possono mostrare.
Si spalancano bocche, si contorcono dita, giunture, ginocchia, in condizione di stress, di alterazione sensoriale, dovuta a corde, a posizioni artificiose, la loro sensualità sprizza nelle atmosfere dark come la schiuma di un’onda.
Colpisce il rosa tenue delle bocche non sempre contornato da rossi intensi, invece unica isola cromatica in mezzo ai neri e ai bianchi, unica possibilità di passaggio emozionale dai corpi imprigionati, o autoproclamatisi prigionieri.
Impossibile non pensare al feticismo, all’esaltazione del piede femminile, spesso visto come sorta di perversione, dal fascino insospettabile e inspiegabile.
Flavio Di Nardo cerca di creare immagini sensuali a volte escludendo i particolari anatomici più erotici, i seni, i capezzoli, i pubi, i volti e ci riesce, addirittura deturpando le sue modelle del rosso incandescente delle labbra, ricoperto di un inaspettato e più sensuale nero, e le sue bocche si accendono di vogliosa, profonda voluttà.
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