Si potrebbe definire il “Vincent Van Gogh” statunitense, non per la storia, né per lo stile, ma per i soggetti, quegli immensi, stupendi campi di grano, quelle case sperdute nella campagna, quel sole abbagliante, le persone ritratte, i contadini, le contadine e per la grandissima fama in patria. La similitudine finisce qui.
Andrew Newell Wyeth nasce nel 1917 e muore nella sua CladdsFord Towship in Pennsylvania nel 2009.
Nonostante sia semisconosciuto in Europa, è considerato uno dei pittori più rappresentativi di tutti gli Stati Uniti e definito il “pittore della gente” per la sua popolarità. E’ stato il primo artista insignito della Medaglia Presidenziale Della Libertà nel 1963, donatagli direttamente dal presidente Kennedy e nel 2007 ha ricevuto la National Medal of Arts da George W. Bush.
Figlio e fratello di artisti, la sua vita è scorsa tranquilla e anzi è stata rigogliosa, con una moglie e tre figli artisti di fama.
I suoi soggetti sono dipinti tra Cladds Ford, dove risiede e Cushing nel Maine e non si discostano dalle visoni campestri. La campagna è protagonista assoluta, la sua vita, i suoi personaggi, visti alla luce bianca, accecante dei campi in Estate. La sua pittura è particolare e fulgida, i suoi soggetti spesso sembrano angeli dai vestiti svolazzanti in un paesaggio paradisiaco dove il giallo del grano che domina si trasforma in oro scintillante.
Ritorna, vedendo le sue opere, il pensiero a Van Gogh, stranamente, perché la pittura di Wyeth è leggera, fatta di velate allusioni rotte da arbusti e legni o costruzioni che si inseriscono taglienti. Il suo stile è realista, eppure, quel contadino che cammina tra le spighe di grano, addirittura col cappello simile a quello di Vincent, ci ricorda “Il Seminatore” dell’artista olandese e ci convince che una similitudine c’è, forse c’è anche una diversa sensibilità, una diversa pennellata, in tempi e condizioni diverse, ma è innegabile che il profumo della vita dei campi si sente allo stesso modo.
Il suo quadro più famoso, esposto al Moma di New York, è “Christina’s World” (81,9×121,3cm), uno tra i più conosciuti di tutti i tempi negli U.S.A. Fu dipinto da Wyeth nel 1948. Il soggetto è una ragazza sua amica, Anna Christina Olson, impossibilitata a camminare fin da piccola, che striscia nell’erba verso casa. L’idea di dipingerla gli venne quando vide la scena, nel dipinto però la ragazza è interpretata dalla moglie.
Il quadro è così famoso che la casa del dipinto, “Olson House” è stata dichiarata monumento nazionale ed è meta di pellegrinaggi ma non solo, l’opera è apparsa fugacemente in diversi film: “Odissea nello spazio 2001”, “Oblivion” con Tom Cruise, “War on Everyone”, “The Kindergartner Teacher”.