Elio Marchegiani – Grammatura

Elio Marchegiani – Grammatura

Elio Marchegiani – Grammatura di colore su intonaco N°60 – 1975

Insospettabili esperienze artistiche formano l’artista Elio Marchegiani  prima di arrivare alle “Grammature”, quella sintesi estetica che dagli anni ’70 lo caratterizza anche se in seguito si è evoluta e complicata con altri interventi e altre supplementari operazioni di complementarità ottenute con l’ausilio di sculture, istallazioni.

Le “Grammature” di Marchegiani sono una complessa sintesi tonale che si materializza su supporti di vario genere. In un periodo preciso del suo percorso artistico ce n’è stata un‘esplosione, poi, come appagato, l’artista le ha abbandonate per poi riprenderle e completarle , con interventi che ne esaltano ancora di più la sensibilità di fondo o che ne mostrano la capacità decorativa accostata ad altri oggetti, più contemporanei, quando si è giunti nell’era del terzo millennio.

Elio Marchegiani – Grammatura di colore su intonaco – 1973

Linee di colore, con un pur minimo spessore sono i soggetti delle “Grammature”. Risaltate nella consistenza appena accennata su un materiale oltremodo liscio come la lavagna oppure assorbite su fondo intonaco, le tonalità dalla finezza che varia dall’inconsistente al sublime, si fanno osservare eteree quali tracce di paradiso intrappolate in cornici.

Questa è l’impressione quando  le si osservano nude, in mezzo alla superficie chiara o totalmente scura, comunque sempre a tinta unita: che un pezzo di materia celestiale sia stato portato a noi.

Elio Marchegiani – Grammatura di colore su intonaco – 1973

Sublimi quando si confondono nel chiarore del muro che le ospita simile allo sfondo, risaltate solo da una cornice che come lente d’ingrandimento ne rivela la consistenza impensabile come se, osservando la parete bianca, ci si noti all’improvviso una inattesa traccia di vita.

Delicatissime, rivelano uno studio e una perizia pittorica notevole. Struggente operato di chi mostra l’anima ancora candida, di chi non ha ancora trovato malevole compagnia. Pensiero puro, sintesi formale , equilibrio cromatico totale, questo comunicano le “Grammature”, intensa emozione urlata a bassa voce, segreto sentimento di chi comprende il tutto lì, in quell’opera dove niente è detto, dove niente è spiegato ma tutto è rappresentato.

E per chi non le capisce, inutili sono le parole.

Elio Marchegiani – Grammatura di colore su lavagna – 1976

Elio Marchegiani Nasce in Sicilia nel 1929 ma nel 1934 si trasferisce a Livorno da qui studia a Pisa, poi si dedica da autodidatta alla pittura. Fa parte a Firenze del “Gruppo 70”, partecipa nel ’59 alla Quadriennale di Roma , insegna all’Accademia di Urbino. Cresce il suo interesse per il Dadaismo e il Futurismo, riprende progetti lasciati da Balla e negli anni ’80 con le “Grammature” esplode a livello internazionale arrivando fino oltre Oceano.    

Elio Marchegiani – Coerfficienti Aurei N°3, grammatura d’oro supporto intonaco – 2018

Particolare risalto va dato alla sua attenzione verso il restauro di opere contemporanee. Problema già sollevato da Calvesi e Maltese, diviene evidente in alcuni lavori degli anni ’40, ’50, ’60, un esempio ne è il lavoro di Beuys talvolta comprendente grasso animale biodegradabile, oppure altre opere di Arte Povera, Arte Concettuale realizzate con materiali che hanno lo stesso problema.

Elio Marchegiani – Raffinato Equilibrio – 1994

Marchegiani fonda la “Nuova Scuola di Restauro e tutela degli oggetti d’Arte e di Cultura Contemporanea” nel Comune di Morro D’Alba che dirige dal 2004 al 2007 restaurando opere di Fontana, Pascali, Manzoni, Bonalumi, Castellani, Rotella, Bertini e altri.  

Elio Marchegiani – Pentagono – 1996

“Tecnicamente la grammatura viene definita come il peso di un foglio di carta o di altro materiale di un metro quadro di superficie. Per fare un esempio concreto, la normale carta per fotocopia ha una grammatura 80. Se pesassimo un foglio di questa carta grande un metro quadrato, infatti, esso peserebbe 80 grammi. Carte di pari grammatura possono, in realtà, avere consistenza ed aspetti diversi. Fondamentali, infatti, per definire queste caratteristiche, sono: la presenza maggiore o minore di fibra di legno, nonché la lavorazione, che, a parità di peso, potrà dare al foglio di carta uno spessore inferiore, con maggiore densità, oppure uno spessore maggiore con densità minore.” (Fonte wikipedia).

Elio Marchegiani – Cristalli e Grammature – 2006

Le “Grammature“di Elio Marchegiani non sono misura della consistenza del materiale impiegato, ma allegoria di un ipotetico peso metafisico visualizzato tramite fibre cromatiche.

Elio Marchegiani – Grammatura di colore su lavagna – 1973

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