La Nike Di Samotracia – Pitocrito – 200 a.c.

La Nike Di Samotracia – Pitocrito – 200 a.c.

La Nike Di Samotracia – Pitocrito – 200 a.c.

Tra i vari capolavori di età ellenistica giunti a noi in condizioni rovinose, c’è “La Nike Di Samotracia”, opera in marmo originale greca di cui è facile intuire la bellezza del modellato, quando il tempo non ne avesse intaccato gli arti, la testa.

Certo parti molto importanti mancano alla statua ma questo non le impedisce di essere magnifica, al punto di aver ispirato altre opere, marchi e un intero immaginario artistico, anzi, forse proprio questo suo essere incompleta, fa sì che ogni osservatore possa immaginarsela come meglio vorrebbe, rendendola ancora più affascinante e fantastica.

La Nike Di Samotracia – Pitocrito – 200 a.c.

Lo doveva essere veramente anche in principio, quando probabilmente Pitocrito, la scolpì nel lontano 200 a.c., forse per onorare la Battaglia di Eurimedonte, dove le flotte greche e romane vinsero su quella siriana. Fu messa col suo incedere nella brezza, sopra la cima del Santuario Dei Grandi Dei nell’isola di Samotracia.

 Fantastica e leggiadra anche nel pesante marmo, sarà sembrata questa scultura dove le ali finemente cesellate si compongono di piume ricamate una ad una, che si librano dal tronco, mentre le braccia  sarebbero probabilmente state posate, l’una verso l’alto, l’altra forse piegata in avanti, come altre sculture ellenistiche. Una sfida alle leggi della fisica, una caparbia prova di grande maestria scultorea fu questa “Nike“, dalle vesti fluttuanti ma anche dalle molte ramificazioni corporali che la rendevano articolata e complessa quale forse mai altra opera lo era stata.

La Nike Di Samotracia – Pitocrito – 200 a.c.

Purtroppo non ne abbiamo una visione completa e nemmeno alcun artista si è azzardato a farne una copia anche in tempi moderni. “La Nike Di Samotracia” resta così monumento da completare con l’immaginazione, da collocare lì, sulla prua di una nave anch’essa di marmo dove si pensa sia stata in principio, quale tributo alla dea della Vittoria, con le ali spiegate ancora piene di vento, come le vesti, nel frenare l’impeto del volo, nell’attimo di toccare il suolo e di materializzarsi tra gli uomini.   

La Nike Di Samotracia – Pitocrito – 200 a.c.

     

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