La nuova frontiera dell’Arte: NFT

Beeple – Everydays, NFT – 2021, ad oggi il NFT più costoso.

La nuova frontiera dell’Arte: NFT

NFT = “Non Fungible Token” è la denominazione che è stata data a questo nuovo prodotto del web, ovvero “gettone non fungibile”, dove per non fungibile si intende non riproducibile, unico, protetto da qualcosa che va oltre il classico copyright, appunto perché ogni prodotto coniato con questo sistema ha all’interno svariati codici crittografati archiviati in una banca dati on line, protetta con il sistema Blockchain. Questo è un sistema di memorie di archivio distinte ma collegate dove anche se si manomettesse un primo blocco non si potrebbe alterare tutti gli altri in cui gli stessi dati sono scritti, quindi i dati restano al sicuro. 

Inutile dire che tale memoria di archiviazione ha risolto il problema dell’unicità della proprietà delle immagini sul web, infatti in questo modo una immagine anche se riproducibile, resterà unica ad avere inglobata il codice crittografato depositato con il sistema Blockchain quindi autenticata, e apparterrà a chi l’ha creata o acquistata. Il proprietario potrà tenerla nella sua collezione virtuale oppure metterla in vendita aumentandone il valore come un qualsiasi quadro di cui si possono avere foto in giro ma resta unico e di proprietà di chi appunto lo ha acquistato, anche se in questo caso l’oggetto fisico in sé non esiste, esiste solo l’immagine virtuale. Ci potranno essere addirittura copie autenticate dall’autore dell’immagine originale, e tutte le immagini autenticate saranno chiamate NFT, identificate con un codice univoco crittografato valido per tutte le piattaforme esistenti in rete che si occupano di NFT.

Cryptopunk #7804, NFT – 2021, fa parte della collezione più famosa di NFT “Cryptopunks”

I NFT sono un prodotto tecnologico recente, se ne ha notizia dei primi nel 2014, da qui, si sono diffusi sul web attraverso piattaforme on line sempre più famose, dove si possono scambiare, comprare, creare (ovvero caricare immagini su queste piattaforme che si è creato dove, tramite l’assegnazione di codici crittografati, saranno trasformate in NFT), ed è fiorito un mercato di collezionisti che è iniziato con immagini legate ai giochi sul pc più antichi fino a immagini nuove di zecca create da artisti specializzati in digitalizzazioni di immagini.

Le cifre raggiunte sono assurde: centinaia di migliaia di dollari se non milioni sono le quotazioni dei più famosi NFT, un mercato che per alcuni è diventato una vera miniera d’oro, facilitato dal fiorire delle cripto valute che sono la base del commercio di NFT

Qui bisognerebbe aprire un capitolo a parte perché il fenomeno cripto valuta è esploso ed ha avuto una progressione esponenziale che probabilmente ha trascinato con sè il fenomeno NFT, c’è stato infatti un problema e c’è tutt’ora nel trasformare le criptomonete in soldi contanti, questo ha fatto sì che spesso fossero reinvestiti e qual è miglior investimento se non qualcosa che si sta rivalutando costantemente e che ha in sé tutti i presupposti per diventare il fenomeno artistico del nuovo millennio?

I dubbi legati a tutto questo sistema economico sono enormi, i più scettici pensano che si possa risolvere presto in una bolla di sapone ma, essendo un sapone assai costoso, questa opportunità è assai improbabile. Il giro d’affari intorno ai NFT è stratosferico, dai creatori, agli esperti di marketing, ai vari guru che si trovano in rete e che insegnano le varie tecniche di investimento paragonabili a broker che investono in borsa, con tanto di grafici e analisi di mercato. Ma soprattutto i maggiori investitori sono i collezionisti che al pari dei collezionisti di pezzi d’Arte tangibili, continuano ad accaparrarsi i NFT più costosi in un gioco al rialzo pazzesco.

Christopher Torres – Nyan cat, NFT – 2011, la gif animata più conosciuta

Per capire quale sia lo spirito nascosto dietro il mercato dei NFT si può far riferimento ed estremizzare quella parte del mercato dell’Arte che ormai da molti decenni vive più per il business che per l’Arte stessa. Così il collezionismo dei NFT è per lo più approcciato per la possibilità di investimento e guadagno veloce e facile che per la sua valenza artistica.

E’ innegabile e difficilmente smentibile che l’immissione continuo di capitale è spesso strategico e tende a far aumentare determinate quotazioni, così  come avviene talvolta per gli artisti “classici” che vengono rilanciati progressivamente prima di essere lanciati sul mercato internazionale.

Sta di fatto però che il sistema funziona e il mondo dei collezionisti di NFT è in continua espansione e senza pubblicizzazione alcuna sui grandi canali radio e tv. Si potrebbe pensare all’effetto “deep web”, ovvero la voglia di far parte di un mondo semi-nascosto che caratterizza anche parte degli appassionati del “Metaverso”, non a caso spesso le immagini NFT sono appunto associate ad “avatar” o ad altri elementi di questa nuova, virtuale forma di esistenza.    

Di pari passo cresce la quantità di persone più o meno valide artisticamente che come per la caccia all’oro, si lanciano in creazioni di collezioni e strategie di pubblicizzazione sempre più complesse e accattivanti, assolutamente certi di poter entrare in questo mercato così giovane e inesperto da non avere ancora delle regole precise di qualità artistica o dei parametri certi di valutazione. Un mercato fertile dove ogni idea potrebbe trovare spazio e fare di un onesto grafico un milionario in pochi mesi…. Almeno così molti promettono, ma sarà vero?

E’ così facile diventare milionario al giorno d’oggi?

Assolutamente no, e ovviamente tra i moltissimi che dilapidano sostanze in questo campo quelli che realmente ne traggono un profitto non sono poi molti.

Il gioco vale la candela? Forse sì, perché creare NFT sulle piattaforme più importanti è gratis! (diffidate da quelle che vi chiedono soldi spesso sono truffe).

Non sono gratis le strategie di vendita, i requisiti accessori, la pubblicità, i pareri e i consigli degli addetti nel settore e come in ogni altro mercato sembra che a quantità di tempo e risorse impiegate corrispondano risultati sperati….Forse.

Se ancora tutto questo mondo non vi è chiaro non vi preoccupate: stiamo sguazzando nel “deep web”, quella parte della rete che soddisfa le più disparate esigenze digitali spesso non individuabili dai motori di ricerca, al limite con il “dark web”, il vero fondo nero della rete dove navigano gli haker ma anche vero e proprio territorio di scambi illeciti criptati. Le cripto monete, è inutile negarlo, sono state spesso legate al commercio illegale, probabilmente anche da questo hanno avuto la spinta per crescere, ma anche una serie di attività tra cui i NFT se ne sono appropriati per rendere più facile il loro commercio e al momento sia le cripto valute che i NFT hanno quotazioni giornaliere al pari delle azioni di Stellantis o di qualsiasi altra grande azienda o banca reale, ma attenzione, come queste possono salire e scendere in qualsiasi momento e lasciare i propri investitori sul lastrico e come le azioni della borsa, anche queste più tendono ad oscillare, più possono portare guadagni veloci o perdite altrettanto veloci…..

Insomma stiamo parlando di un mondo parallelo, un universo dove tutto è virtuale tranne i soldi che servono per gestirlo, quelli che vengono riversati sul web e trasformati in cripto valuta sono veri.

Ed è proprio questo il problema principale: ritrasformare tutto questo immenso capitale riversato sul web in qualcosa di tangibile che riesca fuori dal web.

La voglia dell’oggetto fisico è ancora forte, soprattutto perché aumenterebbe ancora di più il giro d’affari. Si sono formati quindi intorno ai NFT giochi, come quelli di ruolo, o di società, storie, ed ancora gadgets, che già si possono acquistare per cifre pazzesche nei negozi on line. Chi non vorrebbe avere una tuta da sci con su stampato un NFT che costa migliaia di dollari?

Beeple – Privacy, NFT – Frammento di “Everydays”

Ma che cosa sono in realtà queste immagini? Che cosa rappresentano?

Inizialmente si è collezionato volti, personaggi simili a quelli dei primi videogiochi, questi hanno avuto scambi e quotazioni così alti da essere ancora in vetta a tutte le classifiche, poi il campo si è allargato ma tendenzialmente rimane legato a rappresentazioni stilizzate di volti quando non si hanno vere e proprie rappresentazioni tridimensionali di personaggi e ambientazioni di fattura notevole.

La valenza artistica è discutibile, quella storica può essere interessante per i cultori della materia, ma tendenzialmente si possono classificare come nuovi “status symbol” di cui pochi conoscono l’effettivo significato e funzione.

Ce ne sono già milioni, impossibile vederli tutti, con quotazioni di tutti i tipi. Quindi quale acquistare? E poi…Perché acquistarli?

Resteranno comunque per la maggior parte virtuali, certo potremo stamparli e attaccarli alla parete ma questo potrebbe farlo chiunque senza acquistarli. La vera essenza del NFT sarebbe in questo caso tradita, in quanto ai collezionisti non interessa l’immagine in sé ma la sua essenza, unica e crittografata.

L’uso di questi NFT resta quindi per la massa, ancora tutto da scoprire anche se, per quello che riguarda l’oggetto d’Arte,  potrebbero essere molto funzionali perché si potrebbe applicarli per rendere definitiva la proprietà dell’immagine di un’opera fisica, al punto da vendere ogni opera da subito corredata del proprio NFT oppure stampe della stessa, ognuna autenticata non solo con la firma dell’artista ma anche con il suo codice criptato. In questo modo sarebbe effettivamente risolto qualsiasi problema relativo alla produzione e circolazione di falsi.

Beeple – Carefree Goat, NFT- Frammento di “Everydays”

Qual è invece il risvolto artistico applicato ai NFT? Tra gli artisti più quotati (stiamo parlando di milioni di dollari) c’è Beeple,  con il suo NFT  “Everydays”, un collage di 5000 immagini di tutti i tipi: dalle elaborazioni digitali ai disegni a mano libera alle fotografie che pazientemente ha riunito in un enorme file immagine. Ma siamo all’inizio: come un contadino che si trova davanti al campo appena acquistato, ci può mettere di tutto, e l’impressione è che ancora non si sia raggiunto quell’essenza artistica che invece si assapora negli altri campi dell’Arte.

Così, come davanti ad un negozio nuovo di prossima apertura, aspettiamo di vedere cosa ci sarà posto dentro e la curiosità è tanta, sia per gli amanti dell’Arte, sia per gli investitori e speculatori. Il tempo ci dirà se tali aspettative saranno soddisfatte o se disilluse e magari deviate su altre possibilità economiche. E’ un dato di fatto però che l’Arte non si è mai fermata e ha usato a pieno ogni mezzo tecnologico fino a sondarne ogni singola possibilità e per quello che riguarda questa nuova frontiera non è ancora dato sapere quanto possa essere immaginifica. Chi vivrà vedrà!             

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