Michelangelo – La Volta della Cappella Sistina – 1508/1512

Michelangelo Buonarroti – Cappella Sistina

Michelangelo – La Volta della Cappella Sistina

Come fu possibile che membra di un sol uomo abbiano originato capolavori di così enormi dimensioni e tanta eccelsa fattura, e in quantità oltre la logica dell’immaginabile, non ci è dato di sapere, ciò non toglie che Michelangelo Buonarroti in una sola vita, riuscì nell’impresa di terminare lavori impensabili, sia per la grandiosità che per l’innovazione, andando sempre oltre quello che i suoi committenti si aspettavano e statene certi che in quel tempo che fu uno dei più fecondi periodi artistici, le attese dei committenti erano moltissime, in quel tempo che vide sfide agguerrite tra mostri sacri dell’Arte rimasti famosi per tutti i secoli a venire, quando dopo un lungo periodo di buio della ragione si vide finalmente la rinascita della società e di una fiorente economia, coadiuvati dall’ingegno dell’uomo applicato in ogni campo, assieme alla rinascita dell’Arte con al centro “l’umanesimo”, in quel periodo che fu appunto chiamato Rinascimento“.

Michelangelo Buonarroti – Conversione Di Saulo

Mentre Leonardo da Vinci incantava il mondo per la sua finezza con un ritratto di giovane dipinto su una piccola tavola che fu poi chiamata “Gioconda”, Michelangelo nello stesso periodo creava capolavori immensi nel bianco marmo che si distinguevano per le gigantesche misure e per la possanza.      

Michelangelo Buonarroti – Crocifissione Di san Pietro

La progressione Michelangiolesca alla corsa nel dare alla luce opere inestimabili fu prodigiosa, se si pensa che all’età di 66 anni finì di affrescare la sua opera conosciuta come la più grandiosa, il “Giudizio Universale”, lui che in realtà si sentiva sicuramente più scultore che pittore ma non solo, non tutti sanno che dopo di questa, altri due affreschi dipinse nella Cappella Paolina: “La Conversione Di Saulo” e “La Crocifissione Di San Pietro”, che lo impegnarono fino al 1550 quando aveva 75 anni. In quel periodo scolpì anche le statue di “Lia” e “Rachele” per il “Monumento Funebre di Giulio II°” e contemporaneamente seguì e terminò alcuni progetti architettonici a Roma.

Michelangelo Buonarroti – Rachele – 1542

Imponente come tutte le opere michelangiolesche, “Il Giudizio Universale” mostra le infinite possibilità artistiche che Michelangelo possedeva, innovatore, grandissimo anatomista, fine descrittore, colorista attento, genio della costruzione e della composizione del disegno.

Ma se questo immenso affresco di  13,70 x 12 metri resterà indelebile nelle menti abituate a farsi carezzare dalle gioie dell’Arte, è forse l’altra grandissima, immensa pittura affrescata sulla volta della Cappella Sistina che merita la maggiore considerazione e forse il massimo del tripudio.

Michelangelo Buonarroti – Volta della Cappella Sistina

La “Volta della Cappella Sistina” è un immenso affresco di 40 x 14 metri che Michelangelo dipinse tra il 1508 e il 1512 per decorare il grande soffitto costruito a botte. Affermare però che Michelangelo lo affrescò, è cosa manchevole di verità e riduttiva, soprattutto sminuisce tutto il suo lavoro di genio e progettazione. Infatti è bene sottolineare che lui prima lo riprogettò nell’architettura, facendone un intricato intreccio di travature e volte a crociera, lo rimodellò con un gioco di pieni e vuoti, stucchi e cornici degni di una cattedrale gotica del nord Europa, poi tra quelle strutture realiste tanto da sembrare di poterle toccare, dipinse una miriade di capolavori, alcuni divenute icone moderne dell’Arte, riprese in epoche successive perfino dagli artisti Pop della Scuola Romana negli anni ’60 per paragonarle alle immagini Pop d’oltre Oceano, ricopiate ancora dai nostri contemporanei e rilanciate periodicamente anche dalle pubblicità tanto che in molti le conoscono ma non sanno effettivamente di cosa fanno parte e dove sono state dipinte… E tutto questo Michelangelo lo fece col solo pennello e c’è dell’altro, si narra che lavorò da sdraiato, su un immenso baldacchino che dovette arrivare fino al soffitto alto più di 20 metri, e se ancora non arrivate a capire la magnificenza di tale opera, guardate allora le figure dipinte nella rotondità della volta perfettamente rese, tali da annullare l’effetto della rotondità dove non richiesto, anche se osservate dal pavimento a grande distanza. Guardate la miriade di corpi perfetti in posizioni tutte diverse anche nella quantità di scorci arditi, ripresi dal basso, di fianco in prospettive che precorrono quelle Barocche, quelle Rococò dei grandi affrescatori italiani che divennero secoli dopo famosi in tutte le corti europee.

Michelangelo Buonarroti – Peccato Originale E Cacciata Dal Paradiso – Volta della Cappella Sistina

A tutto questo va aggiunto la vastità della superficie dipinta, la qualità sublime e il fatto che pare Michelangelo la dipinse tutta da solo.

Michelangelo Buonarroti – Diluvio Universale – Volta della Cappella Sistina

In verità inizialmente dalle botteghe fiorentine arrivarono come collaboratori validi artisti ma Michelangelo insoddisfatto, li licenziò presto perché a suo dire non erano abbastanza fedeli nelle riproduzioni ai suoi cartoni preparatori. Racconta il Vasari, che effettivamente non volle alcuno come collaboratore per tutto il resto dell’opera e che ad un certo punto continuò l’affrescatura senza alcuno schizzo, alcun cartone preparato.

Michelangelo Buonarroti – Sacrificio Di Noè – Volta della Cappella Sistina

Dopo il recente restauro “conservativo” che in verità di conservativo ha ben poco, “La Volta Della Cappella Sistina” è cambiata, come del resto è cambiato di fianco, “Il Giudizio Universale”. Tolto quello che è stato definito sporco o muffa o umidità accumulato nel tempo, se n’è andato in verità anche molto di quello che Michelangelo aveva messo di sublime per far sì che i suoi personaggi acquisissero la consistenza del reale, quindi particolareggiandoli all’eccesso, ombreggiandoli in maniera realistica. Rimane così una immensa decorazione dai colori sgargianti, bellissima nella composizione e nel disegno delle anatomie ma più simile ad un grande fumetto che ad un’opera rinascimentale fatta per deliziare palati d’epoca così fini da contestare già opere di grandi artisti loro contemporanei.

Michelangelo Buonarroti – Punizione Di Aman, prima del restauro
Michelangelo Buonarroti – Punizione Di Aman, dopo il restauro

 Cosa avrebbe detto il committente Papa Giulio II° se veramente Michelangelo gli avesse presentato dopo 4 anni un tale lavoro simile all’attuale non lo potremo mai sapere, ma certo, se già gli contestò la metà  del lavoro appena dipinto e rifinito di tutto punto, sicuramente alla vista dell’affresco nelle condizioni in cui è ora l’avrebbe subito licenziato con massima vergogna o avrebbe pensato che era ancora da finire!

Michelangelo Buonarroti – Creazione Delle Piante – Volta della Cappella Sistina

Quindi a noi ormai non resta che immaginare come fu il grande affresco mischiando le foto di prima del restauro, certo annerite dal tempo, con quelle del dopo, dai colori sgargianti ma completamente esenti delle eccellenti ombreggiature che rendevano i suoi soggetti vivi e tridimensionali, in quelle che sembravano vere e proprie nicchie entro le mura.

Michelangelo Buonarroti – Creazione Di Adamo – Volta della Cappella Sistina

Detto questo sicuramente con un po’ di nostalgia per l’opera che fu, ci possiamo accingere a descrivere le numerose celle in cui Michelangelo divise il soffitto, tra cui spiccano quelle centrali certo famosissime: “La Creazione Di Adamo” dove la nuvola che accompagna il Dio creatore è a forma di cerebro e indimenticabile il tocco divino è protagonista, “Il Peccato Originale E Cacciata Dal Paradiso” un dittico con al centro l’albero della conoscenza e lo strano serpente dalle sembianze umane, “Creazione Di Eva”, “Separazione Della Luce Dalle Tenebre”,  “Il Sacrificio Di Noè”, “Il Diluvio Universale” e tutte le altre illustrazioni del Vecchio Testamento che evito di citare per il cuore gonfio e contrito nel ricordarle come erano, sublimi, e come sono adesso, fumettoni degni delle vignette degli albi dei super eroi Marvel.

Michelangelo Buonarroti – Creazione Di Eva – Volta della Cappella Sistina

Fortunatamente, il soffitto è così alto che i particolari si perdono all’occhio del visitatore che osserva dal basso e quelli che sono ormai dei grandi macchioni dai colori sgargianti fanno sempre la loro figura immersi nella composizione michelangiolesca inattaccabile e geniale e sopravvissuta ai restauratori.

Michelangelo Buonarroti – Particolare di un pennacchio, prima del restauro – Volta della Cappella Sistina

Decine di corpi nudi attorniano i riquadri delle testimonianze bibliche, addirittura 4 per ogni formella, sono gli “Ignudi” con cui Michelangelo non ha lesinato di ricoprire parte delle architetture, spesso sono più ben fatti dei soggetti principali, come se annoiato dalle ampie campiture delle simili travi, si fosse cimentato nel più difficile disegno di nudo che invece lo divertiva di più. Corpi perfetti ovunque, come angeli senz’ali ci guardano seduti o avvinghiati alle colonne, ai marmi decorativi e certo sarebbero sembrati venir giù con un soffio quando freschi di pennello avevano tutto il loro splendore.

Michelangelo Buonarroti – Separazione Della Luce Dalle Tenebre – Volta della Cappella Sistina

E ancora ci sarebbe da descrivere le tante altre porzioni di decorazioni, le 8 vele che insieme ai 4 pennacchi formano le 14 lunette intorno ai finestroni a volta, dove sono raffigurati altrettanti personaggi biblici o mitologici, sibille e profeti, coperti questi con vesti gonfie svolazzanti e non privi di decorazioni, putti e quant’altro, dove tutto è simbolo e ognuno è un quadro a se stante, ve ne facciamo un elenco:

Michelangelo – Schema della Volta della Cappella Sistina – 1508/1512

Decorazioni centrali con scene della Bibbia:   

1 Dio separa la luce dalle tenebre

2 Dio crea il Sole, la Luna e la Terra

3 Dio separa le terre dalle acque

4 La creazione di Adamo

5 La creazione di Eva

6 La cacciata dal paradiso terrestre

7 Il sacrificio di Noè

8 Il diluvio universale

9 Ebbrezza di Noè

Decorazioni laterali delle vele, delle lunette e dei 4 pennacchi agli angoli del soffitto:

10 Il profeta Zaccaria

11 La sibilla delfica

12 Il profeta Isaia

13 La sibilla cumana

14 Il profeta Daniele

15 La sibilla libica

16 Giona

17 Il profeta Geremia

18 La sibilla persiana

19 Il profeta Ezechiele

20 La sibilla eritrea

21 Il profeta Gioele

22 Davide e Golia

23 Giuditta e Oloferne

24 Giosia con madre e padre Amon

25 Ezechia con madre e padre Achaz

26 Asa con madre e padre

27 I genitori del futuro re Jesse

28 Il serpente di bronzo

29 La punizione di Aman

30 Salomone

31 Roboamo

32 Ozia con fratello, madre e padre Joram

33 Zorobabele con madre e padre Salatiel

Michelangelo Buonarroti – Parte centrale della Volta della Cappella Sistina

 Un tripudio, un trionfo di grandissima, strabordante qualità pittorica fu “La Volta Della Cappella Sistina” per chi la vide appena affrescata, e certo così si mantenne per altri secoli ancora. Quale grande peccato è esser nato solo adesso e non averne goduto a pieno, quando era nel suo massimo splendore!        

Michelangelo Buonarroti – Cappella Sistina

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