Mark Demsteader
La storia di Mark Demsteader è particolare. Nato nel 1963, fin da giovane ha aiutato il padre nel commercio di carni a Manchester, seguendo parallelamente corsi di pittura e disegno in scuole private poi, in seguito alla chiusura dell’attività negli anni ’90 si è concentrato sull’Arte cercando di farne una professione, fino a quando ha trovato spazio in alcune gallerie. Nonostante il mercato contemporaneo non vedesse come privilegiate le opere figurative, Mark è riuscito ad imporsi fino a divenire uno dei più richiesti artisti contemporanei inglesi. Famose sono le sue serie di disegni e dipinti tra cui spicca come modella Emme Watson, la coprotagonista di film di Henry Potter.
Lo stile di Mark Desteader nasce da un’attenzione per il corpo umano, per la figurazione soprattutto femminile incentrata su volti e arti superiori. Come luce di candela le sue figure sbucano dal nero intenso delle tele rivelando la pelle nuda e le espressioni, i lineamenti contornati dalle tenebre, mentre il resto del corpo è rivestito di veloci colpi di pennello monocromatici, espressionisti.
La sua pittura paga qualcosa al Neoespressionismo, in quell’accezione che vede protagonista la figura umana e che fa capo a Lucian Freud ma si diversifica nella più levigata resa dei corpi, nella luce spesso caravaggesca, nella dispersione dei contorni delle figure, evoluzione del primo Tiziano e del “Classicismo Cromatico” veneto.
Nell’ombra, le sue figure emergono morbide, dai lineamenti spesso accennati dove il sottinteso è protagonista, accentuato da un riflesso che le illumina, sopra una cascata di pigmento puro.