Il Duomo di Piazza dei Miracoli – Pisa

Piazza dei Miracoli – Pisa

Il Duomo di Piazza dei Miracoli – Pisa

Piazza dei Miracoli è chiamata così perchè c’è la bellissima Torre di Pisa che pende tanto da far sembrare un miracolo il suo persistere nello stare in piedi nei secoli. Miracolo di ingegno e del caso, che ha voluto il bellissimo monumento fosse anche incredibile nella sua tenace resistenza alla sorte avversa e al terreno cedevole.

Ma non è certo la torre l’unica bellezza presente in loco degna di visita accurata.

La meraviglia non è solo il fatto che la torre, campanile del Duomo, continui a stare in piedi nonostante la pendenza di 4°, infatti la bellezza della sua fattura e le sue colonne sarebbero comunque un eccelso esempio di architettura romanica unica al mondo.

 Dello stesso stile e grado di bellezza è il Battistero e soprattutto il Duomo di Santa Maria Assunta, altro capolavoro romanico e esempio di inarrivabile finezza, decorato con i bianchi marmi della vicina Carrara, ricorrenti nelle strutture toscane del periodo.

Vogliamo però questa volta tralasciare gli innumerevoli motivi di interesse artistico presenti sulla piazza per concentrarci sul Duomo, che da solo offre quantità immensa di capolavori spesso non citati, sia all’interno che all’esterno, tanti che forse neanche qui riusciremo a citarli tutti e ci scuserete se non ne daremo una descrizione dettagliata per motivi di spazio ma ne faremo solo un elenco.

Duomo di Santa Maria Assunta, particolare della facciata – Pisa

Santa Maria Maggiore, poi ribattezzata Santa Maria Assunta, fu edificata nel 1063. Imponente struttura, è formata da cinque navate con un transetto a tre navate.

L’architetto Buscheto iniziò i lavori facendo largo uso di marmi bianchi alternati con altri colorati, mosaici e numerose decorazioni, prezioso frutto di prede di guerra della Repubblica Pisana. In seguito Rainaldo ne ampliò le navate tali come si presentano adesso, lo stesso per il transetto e riprogettò la facciata. I lavori si protrassero fino al 1180, data riportata sui battenti della “Porta Maggiore” in bronzo.

Bonanno Pisano – Portone Bronzeo di San Ranieri

Furono opera dell’artista Bonanno Pisano due delle porte bronzee del Duomo: quella di “San Ranieri” che prende il nome dal transetto dove è ubicata in cui sono rappresentate formelle narranti la vita del Cristo e quella “Regia”, posta sulla facciata ma andata distrutta nell’incendio del 1595.

 Le tre porte sulla facciata furono quindi in seguito opera della scuola del Giambologna, intercalate da colonne di cui le centrali sono finemente ricamate. Il Vasari narra che lo stesso Bonanno fosse tra gli architetti progettisti del Duomo e della Torre, tale ipotesi però sembra essere stata smentita.

Santa Reparata, lunetta sinistra della facciata del Duomo – Pisa
Vergina Maria, lunetta centrale della facciata del Duomo – Pisa
San Giovanni Battista, lunetta destra della facciata del Duomo – Pisa

Sopra le porte ci sono tre lunette con mosaici rappresentanti Santa Reparata, la Vergine Maria e San Giovanni Battista, opere di Giuseppe Modena Da Lucca.

Sopra gli archi vi sono quattro piani di fini colonne e a contorno del tutto ci sono le sculture dei quattro evangelisti di Giovanni Pisano. Al culmine della facciata c’è la “Madonna Col Bambino” di Andrea Pisano.

L’abbondanza di cornici in tutta la facciata è ricca di movimenti finemente cesellati nel marmo e vi si intarsiano capitelli e altre sculture della scuola di Reinaldo.

Duomo di Santa Maria Assunta, particolare della facciata – Pisa

La struttura esterna laterale del Duomo è costituita da tre piani ben riconoscibili: nel piano terra ci sono 15 archi lungo le navate e 5 lungo il transetto; nel primo piano ci sono trenta finestre contornate da colonne; nel secondo altre finestre dentro 20 archi. Tutto l’esterno è interamente costruito da marmi bianchi caratteristica di tutti i monumenti di Piazza dei Miracoli.

Duomo di Santa Maria Assunta – Pisa

L’interno della cattedrale rivela il soffitto delle navate centrali a cassettoni in legno dorato decorato e quelle laterali con volte a crociera. La fattura del soffitto si complica nelle parti di incrocio con il transetto con altri motivi architettonici.

Soffitto della navata centrale, Duomo di Pisa

Dall’incendio del 1595 si sono salvati alcuni frammenti di affreschi rappresentanti “Santi E La Madonna Col Bambino” dell’artista detto Maestro di San Torpè.

Orazio Riminaldi dipinse nella cupola all’incrocio con il transetto la “Vergine In Gloria E Santi”.

Orazio Riminaldi – Vergine In Gloria E Santi, affresco della cupola

Il presbiterio presenta il grande mosaico “Cristo In Trono Tra La Vergine E San Giovanni”, opera eseguita con la collaborazione di Cimabue nel 1302, sopravvissuta all’incendio posteriore.

L’Altare Maggiore novecentesco presenta 6 angeli, opera di Ludovico Poliaghi, al centro invece c’è il crocifisso bronzeo del Giambologna, dello stesso autore sono anche gli angeli portacandelabri mentre un altro angelo sulla sinistra è opera di Stoldo Lorenzi.

Dietro l’altare ci sono 27 dipinti raffiguranti episodi del Vecchio Testamento e storie del Cristo, opere di Andrea Del Sarto, il Sodoma, Domenico Beccafumi, Orazio Riminaldi.

Altare Maggiore, Duomo di Pisa

Il Pergamo fu opera in pregevole stile gotico di Giovanni Pisano, smontato durante il restauro dopo l’incendio, fu rimontato solo ad inizio ‘900. Finemente ricamato nel marmo, presenta formelle con scolpiti episodi della vita del Cristo, sorrette da colonne in cui spiccano cariatidi.

Giovanni Pisano – Pergamo

Il transetto destro è dedicato a San Ranieri, di cui le reliquie sono conservate in una teca e alla tomba dell’imperatore Enrico VII° di Lussemburgo morto nel 1313 opera di Tino Da Camaino. Questo monumento che lo rappresenta scolpito e giacente sulla tomba con ai lati i dodici apostoli, fu spostato varie volte prima di trovare questa collocazione, mentre la lunetta dipinta è opera di scuola del Ghirlandaio.

Cappella del Santissimo Sacramento, Duomo di Pisa

Nella parte sinistra del transetto c’è la Cappella del Santissimo Sacramento e il seicentesco Ciborio in argento di Giovan Battista Foggini mentre su una colonna a destra dell’abside è posta l’anfora di cui si dice sia quella in cui Gesù mutò l’acqua in vino alle Nozze di Cana.

Anfora delle Nozze di Cana

Il resto della chiesa è abbellito da preziose tele poste a partire dal ‘500, quando appunto iniziarono i lavori di ripristino. Tra gli artisti spiccano Andrea Del Sarto, Perin Del Vaga allievo di Raffaello, Giovanni Antonio Sogliani, Francesco Vanni, Giovanni Battista Paggi e Berlinghiero Berlinghieri autore della Madonna detta “di sotto gli organi”.

Duomo di Pisa, interno

Alcuni crocifissi e angeli cerofori sono opera del sapiente bronzista Piero Tacca.     

Tra le particolarità del Duomo possiamo citare la lampada centrale famosa per aver ispirato a Galileo teorie di fisica, poi sostituita con una più grande e il pezzo di marmo detto “unghiate del diavolo”, collocato a sinistra sulla facciata, dove narra la leggenda, si arrampicò il Diavolo cercando di fermare la costruzione del Duomo lasciandoci le sue impronte.   

Ciascuno dei capolavori presenti all’interno del Duomo meriterebbe un articolo a sé e una descrizione più dettagliata ma soprattutto una visita accurata da fare personalmente in Piazza dei Miracoli.

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