Vishnu Dasa – L’Arte degli Hare Krishna

Vishnu Dasa – La Coppia Infinitamente Affascinante

Vishnu Dasa – L’Arte degli Hare Krishna

Visnhu Dasa si può inserire sicuramente tra i più conosciuti e prolifici artisti contemporanei che si sono occupati di rappresentare immagini significative per la scienza spirituale degli Hare Krishna.

Questo culto portato agli occidentali nel secolo passato dal maestro Srila Prabhupada, si è diffuso rapidamente soprattutto in Nord America ma anche in Europa ed ha ormai basi solide con templi e sedi permanenti in tutto il mondo.

Visnhu Dasa nacque a Berkeley in California nel 1950, negli anni ’70 si trasferì in Oregon per studiare Belle Arti, qui iniziò ad interessarsi del movimento di Krishna, non per motivi artistici ma per risolvere le questioni filosofiche ed etiche che attanagliano l’esistenza di ognuno di noi.

Il movimento Hare Krishna è infatti definito dai sui membri come una vera e propria scienza spirituale, capace di ottenere la pace interiore e risultati salvifici sperati per chiunque pratichi il metodo “Bhakti Yoga” , indipendentemente dalla sua condizione, sesso, età, razza o posizione sociale.

I suoi primi passi nel campo dell’Arte Visnhu Dasa li aveva però fatti con l’insegnamento di una donna navaho in California, da lei aveva appreso sia l’importanza della linea e delle forme ma soprattutto la spiritualità che l’Arte aveva il potere di esprimere.

Il cammino di Visnhu Dasa si concretizzò quando capì che oltre ad apprendere le tecniche artistiche, sentiva il bisogno di manifestarle, attraverso una missione che scoprì essere la nuova spiritualità abbracciata.

Iniziò quindi a rappresentare le varie scene del Krishna e le sottopose all’attenzione del maestro spirituale Mukunda Gosvami ricavandone grandi incoraggiamenti, quindi fece parte del primo gruppo di artisti che abbellirono i templi Hare Krishna di tutto il mondo, in seguito la produzione artistica da massiva e non firmata, divenne personale e Vishnu Dasa iniziò a firmare le sue opere.

Dalle pitture su tela passò allora agli affreschi dei templi che faceva con eleganza e grande velocità aiutandosi con l’aerografo.

Nel 1976 mentre affrescava il tempio di Manhattan, Srila Prabhupada ne notò le qualità artistiche e espresse il desiderio che andasse in India a continuare tale opera di affrescatore.

Vishnu Dasa – Krishna E Balarama Sulle Rive Della Jamuna

Questo viaggio si dimostrò illuminante per la concezione rappresentativa spirituale del Krishna di Vishnu Dasa, introdusse tecniche più complesse di pittura e i suoi quadri divennero più elaborati e studiati nelle composizioni, nella scelta dei colori in modo da riuscire a rappresentare tutto il potere spirituale delle visioni mistiche con uno stile che lui definì “Realismo Trascendentale”.

La pittura di Vishnu Dasa oltre a riprodurre il più possibile fedelmente le descrizioni di Krishna che i sacri libri Veda ci narrano, ha altre caratteristiche che ci permettono di assaporarne il profilo prettamente spirituale e ci trasporta in un universo onirico dove l’armonia regna sovrana, qualsiasi conflitto è assente, non esiste sofferenza o tutto ciò che possa turbare una pace interiore ed esteriore immutabile.

I volti sono idealizzati con fattezze che ci dovrebbero ricordare la perfezione, le espressioni sono dolci, i colori dei corpi delle divinità sono innaturali, dalle carni bianche e trasparenti oppure azzurre o verdi acqua. Sono descritte con rotondità in cui la luce affluisce dall’interno delle figure per rendere maggiormente l’idea di una luminosità interiore che si espande verso l’esterno e nel creato, con un effetto simile a quello delle icone bizantine e dei dipinti del primo periodo rinascimentale. Spesso Vishnu Dasa utilizza un alone di luce che circonda le teste come una sorta di aureola e che insieme all’espressione gioviale dei volti ne enfatizza la radiosità. Tutti gli ambienti, soprattutto foreste o giardini magnifici, sono descritti con colori vivaci, sapientemente accostati per farne risaltare la brillantezza.

Negli sfondi abbondano i delicati azzurri, i verdi, i rosa, i viola, mentre i gialli sono usati per risaltare le parti del quadro che sembrano dipinte con l’oro. Nel complesso le opere descrivono scene paradisiache dove l’anima anela a dimorare, ossia il mondo spirituale eterno del Krishna, dove gli esseri arrivano dopo il ciclo di reincarnazioni, quando sono del tutto purificati e in pieno contatto con il divino.

I racconti del Krishna sono dipinti da Vishnu Dasa con tutti i particolari narrati nelle scritture vediche e sono resi in modo da esaltarne la qualità spirituale attraverso una sua visione pittorica ben studiata, caratteristica che si ritrova anche nelle opere europee fino all’epoca rinascimentale ma che nella pittura contemporanea va scomparendo e si manifesta di rado. C’è abbondanza di vegetazione, di animali tra cui spiccano le mucche, sacre perchè come dalle madri noi ne beviamo il latte. Una miriade di fiori dipinti ottimamente con infinitesimi dettagli riempiono le tele e riflettono la luce dei cieli rosati di albe o tramonti, dove si immagina ci possa essere una musica soave perché spesso sono rappresentati anche strumenti musicali.

In breve tempo la produzione artistica di Vishnu Dasa è divenuta conosciuta e molto apprezzata in tutto il mondo attraverso la vendita di quadri e stampe soprattutto tra i discepoli Hare Krishna, il suo stile che a prima vista potrebbe sembrare semplice per arrivare subito alle masse e potrebbe essere classificato come “Surrealista“, rivela invece oltre che una grande conoscenza degli scritti vedici, anche una piacevole qualità pittorica, una notevole padronanza della forma e della composizione in cui tutti gli elementi si fondono senza mostrare forzature e manifestano pura armonia. Per questo motivo le sue opere sono diffuse anche tra i non seguaci di Krishna, il dipinto “La Coppia Infinitamente Affascinante”, forse il più conosciuto e bello, è stato venduto in più di 9.000 copie stampate.